Sono tanti i calciatori che passano per i campi e li abbandonano senza che il grande pubblico se ne ricordi, a distanza di qualche stagione. E’ forse questo il caso di Giorgio Bresciani, giunto in questo mondo in un’epoca priva del flusso web, in grado di rendere celebre quasi chiunque.
Ex attaccante d’area di rigore, classe 1969, soprannominato ‘Buitre del Filadelfia’, ai tempi del Torino. Dopo quella granata era toccata quella azzurra del Napoli, per poi approdare al Bologna, nel periodo trascorso in serie A. Dal 2008 in poi, detto addio al calcio giocato, si è dedicato alla carriera di dirigente sportivo, per poi ritrovarsi sulle pagine di cronaca per essere stato arrestato con le accuse di concorso in truffa ai danni dello Stato e turbativa d’asta.
L’indagine riguarda la vendita sotto costo di un immobile della Civitas, società del Comune di Ventimiglia. Non è questo però il suo primo arresto. Nel 2008 infatti finì ai domiciliari con accusa di false fatturazioni. Da questa vicenda uscì assolto.
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