“Non vado più al San Paolo per le partite, dalla tribuna autorità non si vede niente. La gara si vede meglio in televisione, per questo molti preferiscono restare a casa”. Così tuonò qualche giorno fa il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ai microfoni di Mediaset Premium. Uno sfogo a tratti prevedibile del patron azzurro che da anni ingaggia una lotta personale con il comune partenopeo per la costruzione di un nuovo impianto. Le sorti del San Paolo però saranno, almeno per il momento, piuttosto differenti da quello che è il pensiero di De Laurentiis. Stando infatti a quanto riportato da ‘Il Mattino’, dovrebbe essere proprio il comune napoletano a farsi carico delle spese di restauro del San Paolo.
Proprio il comune, tramite il Credito Sportivo per una cifra intorno ai 25 milioni di euro, si farà carico dei lavori di ammodernamento dell’impianto di Fuorigrotta. Poche le novità di rilievo però per quanto riguarda il restauro del San Paolo che non perderà la poco amata pista d’atletica mentre al contrario dovrebbe rinunciare a circa 9mila posti per consentire la sostituzione dei sediolini nei vari settori. In totale saranno ben 17 gli interventi di restyling dello stadio che vanno appunto dai sediolini all’illuminazione, passando per la videosorveglianza e i tornelli, senza chiaramente dimenticare il rifacimento dei bagni. I lavori vedranno il loro start nel mese di novembre.
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