Si sblocca, Gabbiadini. Lo fa con un gol dei suoi, da una zolla praticamente perfetta, servito da Callejon, a sua volta imbeccato da Hamsik: triangolo d’alta scuola. Festeggia così la sua 150esima presenza in Serie A. L’esultanza gioiosa è la vera notizia di serata, la classica dell’attaccante da troppo tempo a secco e criticato in ogni verso. In generale, però, la prestazione non è ancora incoraggiante: e torna il solito triste Manolo quando Sarri lo sostituisce, repentinamente, dopo un aggancio mancato.
Segnare è la cura migliore, ma la terapia è appena iniziata. Non convince, nonostante la rete, la sua posizione da punta centrale: le qualità per farlo ci sono, ma fa fatica ad interpretare al meglio il ruolo perché tende a tenersi lontano dalla zona centrale dell’area di rigore. In questo senso, il gol di ieri è emblematico. C’è tanto da lavoro da fare per migliorare, ma c’è bisogno anche di predisposizione: e, al momento, lo stesso Gabbiadini non sembra esserne convinto, nonostante la voglia di fare.
Sarri crede in lui per necessità, il Napoli invece è pronto a blindarlo per il futuro: è infatti pronto un nuovo ricco e lungo contratto con scadenza nel 2021 e ingaggio raddoppiato. La firma è attesa durante la prossima settimana. Che ci sia anche in questo caso una divergenza di vedute fra società e allenatore?
di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)
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