Aurelio De Laurentiis ha spaziato su tanti temi quest’oggi durante la sua partecipazione all’evento “Leaders Sports Business”. Tra questi il presidente del Napoli ha avuto modo di parlare della figura del procuratore calcistico, esprimendosi in merito con pensieri molto duri: “Gli agenti di calcio rappresentano il cancro di questo sport. Non capisco quali siano le necessità dei procuratori. Io faccio cinema da anni e a Hollywood sono gli attori a pagare il proprio agente, perciò perché nel mondo del calcio devo essere io a corrispondere loro una somma?”.
“Questi personaggi oramai sono alla stregua di una tassa da pagare, e spesso e volentieri danneggiano anche i loro stessi assistiti malconsigliandoli o proponendo per loro contratti più ricchi in altre squadre che alla fine prima o poi si ritorcono contro di loro. Tutte queste cose influiscono sul rendimento del giocatore in campo. Mi piacerebbe avere una squadra in Cina, negli Stati Uniti o magari in Inghilterra, magari partendo dal basso per crescere a piccoli passi”. Lo riporta il Corriere della Sera online.
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