Dalla vodafone Arena viene fuori un pari che per certi versi sta anche stretto al Napoli, ma dopo il rigore di Quaresma gli azzurri hanno temuto per il peggio. Un peccato, perché gli uomini di Sarri hanno tenuto in mano la gara per larghi tratti; andiamo a rivivere allora i cinque momenti che non potranno essere dimenticati.
1 – NELLA GABBIA(DINI) – L’ex Samp torna titolare dopo i due turni in tribuna per squalifica, ma non lascia il segno come dovrebbe e come Sarri spererebbe. Nei primi 10 minuti rischia due volte il gol, ma Fabricio lo ferma in entrambe le occasioni. Esce nella ripresa per Mertens. Rimandato, ancora una volta.
2 – KK DOPPIO VOLTO – L’errore che fa alla mezz’ora del primo tempo non te lo aspetti dopo la gara quasi perfetta che mette a segno. Eppure per Kalidou Koulibaly la certezza non esiste: anticipa tutti e salva il risultato, poi rischia di regalare un gol ai turchi. Hutchinson lo salva, ma quanto gli manca Albiol.
3 – UN BRACCIO DI TROPPO – Un fulmine a ciel sereno: il Napoli sta dominando la gara, ma alla riproposizione offensiva il braccio di Maksimovic spalanca le porte a Quaresma ed al suo gol su rigore. Un fulmine a ciel sereno. Un errore del singolo. Come sempre più spesso accade a questo Napoli.
4 – IL GIOIELLO – Passano tre minuti, tre minuti di paura per tutto il popolo napoletano. All’orizzonte il baratro della sconfitta, ma a riportare la luce ci pensa il sinistro di Marek Hamsik. Un gioiello la palla consegnata alle spalle di Fabricio, la seconda rete della sua stagione in Champions. Importantissima.
5 – CHE RIMPIANTO – Al fischio finale manca pochissimo, ma la palombella di Insigne finisce larga. Come quella prima. E quella prima ancora. La serata del napoletano è sufficiente, ma quanti rimpianti; il Napoli avrebbe potuto vincerla, avrebbe dovuto vincerla. Ci si giocherà la qualificazione fino alla fine.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: #gennarojenius9)
