ALLENATORE. Prima congedato, poi richiamato, dopo il lungo tira e molla con Marcelo Bielsa. L’avventura di Simone Inzaghi della Lazio, quest’anno, è iniziata un po’ per caso, forse anche per mancanza di alternative o di idee. Meglio così, pensano in questo momento i tifosi biancocelesti: la squadra gira, è solida e ha un discreto gioco. Una bella rivelazione.
COME GIOCA – 4-3-3
Marchetti; Basta, Wallace, Hoedt, Radu; Milinkovic-Savic, Biglia, Parolo; Felipe Anderson, Immobile, Keita.
Difesa a pezzi quella della Lazio, rimasta orfana per infortunio di De Vrij, Bastos e Lukaku. Wallace e Hoedt gli unici affidabili a disposizione. Non è da escludere, però, una linea difensiva a tre con Radu terzo centrale di sinistra e l’impiego di Lulic esterno di centrocampo insieme a Basta. Inzaghi ritrova finalmente Biglia in mezzo al campo, con Milinkovic-Savic e Parolo ai suoi lati. Devastante il tridente d’attacco.
PREGI. La Lazio è reduce da un’annata deludente e non era facile rimettere le cose a posto. Inzaghi ci sta riuscendo anche grazie alla forza del proprio reparto offensivo: Felipe Anderson, Immobile e Keita hanno ritrovato una condizione fisica e psicologica adeguata per questi livelli, in particolare l’esterno spagnolo, rigenerato dal tecnico.
DIFETTI. L’assenza di De Vrij pesa e non poco sulla squadra, anche se nelle ultime partite la Lazio ha evidenziato una buona tenuta difensiva. Ma è evidente che contro il Napoli non sarà per nulla semplice concedere poco per Wallace e Hoedt, buoni centrali ma con poca esperienza in Serie A.
L’UOMO CHIAVE. Ciro Immobile è tornato. E lo ha fatto nel suo stile: a suon di gol. Nove, per la precisione. Inzaghi lo ha voluto fortemente in estate ed è stato accontento: e ha avuto ancora ragione, visto che l’ex Torino ha ripreso a segnare come se non ci fosse un domani. Un altro piccolo rimpianto del Napoli.
di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)
