Pubblico delle grandi occasioni al San Paolo, grazie soprattutto ai prezzi imposti dalla società. I tifosi hanno risposto in massa, con il Sassuolo che si è ritrovato, suo malgrado, in una vera e propria bolgia. Un’atmosfera da Champions League, più che da posticipo di campionato. Si torna ad ascoltare il boato delle curve per incutere timore che, per giocatori e tifosi, è una vera e propria manna.
Gara a tratti noiosa, con un Sassuolo ancora evidentemente scosso dalla matematica uscita in Europa League. Nessun rischio per Reina, che resta inoperoso in questi 45’, con il Napoli pericoloso in tre occasioni. Al 22’ ci prova Insigne, ma la zampata vincente arriverà soltanto 20’ dopo. Qualche fischio si leva dopo un paio d’errori, con le curve che però continuano a sostenerlo. Lorenzo li premia andando sotto la ‘B’ a esultare. Altro spunto quello di Koulibaly al 28’, che prova a insinuarsi in area avversaria, trovando solo la rete esterna. Sempre in gran forma il senegalese.
Si apre in maniera positiva la ripresa, con il Napoli subito aggressivo, alla caccia del raddoppio. Ci prova Hamsik al 46’ con una sgroppata fino al limite dell’area avversaria, che termina però con un tiro ribattuto. Il Sassuolo subisce molto le ripartenze azzurre, che il Napoli non riesce però a concretizzare, andando sempre a un passo dalla rete.
Insigne ha trovato la rete della relativa tranquillità ma il bel gioco che porta solo a pochi passi dal gol, è l’esatta fotografia del momento del gruppo di Sarri. Senza un finalizzatore (alla Dzeko), saranno sempre necessari 20 tiri prima di far esultare il San Paolo come al 42’.
Onore a Di Francesco, giunto a Napoli a giocarsi la partita, impostando una squadra alta e aggressiva, senza mai far barricate. Il Napoli dimostra ancora una volta di dare il meglio contro squadre che offrono un gioco ‘europeo’, anche se, punta o meno, è fondamentale riuscire a chiudere i match.
Rende chiaro il messaggio Defrel, sfruttando al meglio le incertezze della retroguardia partenopea. Un pareggio che fa decisamente male, per i modi e soprattutto la classifica. Una ghiotta chance mancata e una prova (l’ennesima) di maturità fallita. Mancherà anche una punta ma, con la qualità offensiva degli azzurri, quelle ripartenze dovevano portare a un vantaggio più tondo, senza affidarsi alla sorte o al gran tiro di Callejon nel finale, terminato poi sul palo.
 
Sassuolo (4-3-3): Consigli, Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Mazzitelli (dal 61’ Pellegrini), Magnanelli, Missiroli; (dal 71’ Defrel), Politano (38’ Ricci), Matri, Ragusa.
A disp.: Pomini, Pegolo, Antei, Iemmello, Pierini, Lirola, Terranova, Dell’Orco, Adjapong
MARCATORI: 42’ Insigne, 82’ Defrel
a cura di Luca Incoronato
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