Salvatore Bagni, ex centrocampista del Napoli negli anni ’80, parla del precedente in Coppa Campioni di trenta anni fa che oppose il club azzurro al Real Madrid.
All’edizione odierna del quotidiano ‘Il Mattino’ Bagni afferma: “Siamo stati noi i veri vincitori morali di quella sfida, anche se loro erano il Real, e nella loro storia sono stati spesso sul tetto del mondo. Il Napoli era tutto sommato un piccolo club, campione d’Italia per la prima volta. Ma fummo in grado di metterli in grossa difficoltà, rendendoli a lungo inoffensivi. Alla fine passarono loro soltanto per un colpo di fortuna…al ‘San Paolo’ Buyo fermò un tiro di Careca col didietro, e subito dopo Butragueno segnò”.
“La nostra rimonta si fermò lì. Si giocò a porte chiuse, ma anche con solo i tifosi spagnoli non sarebbe cambiato niente. Nello spogliatoio poi ci coprimmo di minacce, insulti ed anche di colpi proibiti. Mi affrontai a muso duro con Michel, non l’avesse mai fatto…volava di tutto. Luciano Castellini lanciò in aria una borsa col ghiaccio che colpì in pieno Leo Beenhakker, il loro allenatore. Loro ci chiamavano mafiosi, ed io ed i miei compagni li colpivamo con qualunque cosa ci capitasse a tiro”.
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