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L’attacco azzurro è stellare, ma la difesa è ancora imprecisa

Napoli © Getty Images

Il roboante 1-7 rifilato ieri dal Napoli al Bologna ha mostrato quanto l’attacco degli azzurri sia di un livello straordinario. 53 reti fatte in 23 giornate è un record assoluto per il campionato di Serie A, ma il dato è irrilevante se si vanno a guardare le statistiche che mostrano una mole di gioco incredibile da parte della squadra. La classifica marcatori del nostro campionato vede in vetta, dopo la tripletta di ieri, Dries Mertens; superati Icardi, Dzeko ed Higuain. Lo stesso Pipita che la scorsa stagione occupava quella posizione con la maglia azzurra e che, dopo la sua partenza, sembrava irripetibile per qualsiasi attaccante del Napoli. Uno schiaffo a lui e a tutti quelli che pensavano ad una squadra indebolita dalla sua cessione. Guardando all’Europa, invece, la squadra partenopea occupa addirittura il secondo posto tra i migliori attacchi dei cinque maggiori campionati continentali. A pari reti con il Barcellona e dietro solamente al sorprendete Monaco a quota 68; Real Madrid, Manchester City, Chelsea, PSG tutte messe alle spalle dello straripante reparto offensivo azzurro. Mertens, Insigne, Callejon e Hamsik i quattro cavalieri partenopei; considerando anche Pavoletti Milik ieri in panchina, i 53 goal siglati fino a questo momento potrebbero essere più che raddoppiati.

LA DIFESA – A non seguire il passo degli attaccanti sono, invece, i difensori che continuano a mostrare poca fiducia e a regalare agli avversari troppe occasioni. Ieri sera è stata solo una rete subita, Reina ha tenuto la porta inviolata sul rigore, ma diverse sono state le opportunità per i giocatori del Bologna. Sulla fascia destra Hysaj è in fase calante, Krejci lo ha spesso puntato e superato facilità; il turno di squalifica arriva forse nel momento giusto per riposare prima di buttarsi a capofitto nella parte decisiva della stagione. Maksimovic non è ancora entrato nei meccanismi della squadra, ieri ha fatto vedere dei passi in avanti, ma il ritorno dalla Coppa d’Africa di Koulibaly non può che far sperare. Fin quando, però, l’attacco continuerà a fare un goal in più degli avversari, facendo propria l’ideologia zemaniana, le imprecisioni difensive saranno marginali e si continueranno ad evidenziare solamente le bellezze offensive. Ma tra poco arriva il Real Madrid e contro fenomeni come Cristiano Ronaldo, Bale e Benzema la retroguardia azzurra dovrà essere più che pronta.

a cura di Emanuele Catone (twitter @CatoneEmanuele)

Emanuele Catone

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