KICKOFF+%26%238211%3B+Caro+Fabio%2C+c%26%238217%3B%C3%A8+ancora+tempo
napolicalciolivecom
/2017/03/02/kickoff-caro-fabio-quagliarella/amp/
Rubriche

KICKOFF – Caro Fabio, c’è ancora tempo

Quagliarella © Getty Images

 

Quello che è successo a Fabio Quagliarella è sulle bocche di tutti. Una vicenda surreale, che trova il suo culmine nell’intervista del napoletano andata ieri durante una delle puntate de “Le Iene”.
L’anno al Napoli, lo stalking, la voglia di rimanere e l’impossibilità di restare a casa, con quella maglia azzurra che aveva rincorso per anni, nelle squadre di mezza Italia.
Le storie di Fabio e del Napoli si sono divise troppo in fretta e per una storia brutta che lascia in bocca l’amaro.
Quei giorni concitati ce li ricordiamo tutti, quella stagione ancora di più: i gol furono 11 (“Ma a me sembrarono 100”, ha detto Quagliarella), ci furono momenti difficili dal punto di vista sportivo, ma ad ogni sua rete il San Paolo acclamava il bomber venuto da fuori per riportare in alto la ‘sua’ squadra.
Lo chiamavano Masaniello.

Poi la rottura improvvisa: dalla Svezia una incredibile notizia, Quagliarella è ceduto, al suo posto c’è già Cavani in campo. Un colpo inaspettato, perché il figliol prodigo dovrebbe nuovamente lasciare casa sua?

La destinazione, poi, fece ammattire i napoletani: Quagliarella sarebbe andato alla Juve dove, con alterne fortune, si è comunque costruito la sua storia.
L’avversione per lui e quella scelta furono il primo tradimento che il Napoli moderno ha dovuto subire, prima ancora delle cessioni di Lavezzi, di Cavani, di Higuain.
Oggi la sua storia torna alla ribalta, così come alla ribalta tornano gli errori di un pubblico che di lui non ci ha capito nulla.
Caro Fabio, a che servirebbero le scuse? Nessuno, al di là del punto di vista sportivo, potrebbe essere bravo a restituirti quegli anni.
Ma ora che la verità è a venuta a galla, si può ancora fare qualcosa.
Le storie sportive di Quagliarella e del Napoli si sono divise e probabilmente non si ritroveranno: forse è anche giusto così, tanti anni più tardi e con obiettivi diversi.
Ma non bisogna per forza riacquistarlo per ridare allo stabiese quella stima e quel valore che si era meritato nella stagione del San Paolo.
A fine maggio, Sampdoria-Napoli chiuderà la stagione: c’è ancora tempo per ridare al numero 27 quel rispetto che merita. Perché l’unica maglia che ha baciato e che ancora bacerebbe e solo quella azzurra.
E di giocatori così non ce ne sono poi tanti.

 

 

a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

 

Gennaro Arpaia

Iscritto alla facolta di Giurisprudenza della Federico II Napoli. Giornalista pubblicista iscritto all'albo da giugno 2013.

Share
Published by
Gennaro Arpaia

Recent Posts

Conte via dal Napoli a giugno: il grande rivale come sostituto

De Laurentiis punta alla Champions dopo i due Scudetti Non sarebbe sorprendente se il ciclo…

1 settimana ago

Non rinnova il contratto, il Napoli lo prende a gennaio in saldo

In scadenza a giugno, Conte può avere un altro rinforzo in anticipo: finalmente un vice…

2 settimane ago

Conte ribalta il Napoli? Annuncio pesantissimo su De Bruyne

Le ultime sugli azzurri in vista della sfida di sabato con l'Inter Conte non cambia,…

2 settimane ago

Fatto fuori da Conte: si offre a Milan e Inter

Il Napoli può dire addio a uno dei suoi senatori Maltempo, anzi tempesta in casa…

2 settimane ago

Un traghettatore al posto di Conte: spunta il grande ex

Gli azzurri vivono una fase molto delicata e spunta una clamorosa ipotesi per il futuro…

2 settimane ago

Napoli, lo spogliatoio è una polveriera: attacco a Conte

Volano gli stracci dopo la figuraccia in Champions contro il PSV Il Napoli è una…

2 settimane ago