E che vi siete persi. Si racconta che questa frase sia stata scritta all’esterno del cimitero di Poggioreale, in uno di quegli estemporanei moti di genialità che da sempre caratterizzano i napoletani. Che vi siete persi: i cari estinti si sono persi una festa surreale, forse la più bella della storia di Napoli, sicuramente la più bella della storia del Napoli. Napoli-Fiorentina, lo stadio stracolmo come non si era mai visto prima e come mai più si vedrà dopo. Il gol di Carnevale, poi quello di Baggio. L’attesa spasmodica per quel fischio finale. E poi quella festa, allo stadio e subito dopo fuori, una bomba di gioia che esplose al San Paolo e travolse tutta la città e anche oltre.
Napoli, 10 maggio 1987: 30 anni dopo la storia chiede una nuova data
A distanza di trent’anni quelle immagini sono ancora vive, immortalate da camere e telecamere ma soprattutto vive nella memoria di chi c’era, di chi quella festa non se l’è persa e anzi non perde occasione per raccontarla a chi è nato dopo o a chi era troppo piccolo per ricordare qualcosa. In tanti hanno raccontato le notizie Napoli sulla festa scudetto ai figli, ora le stanno raccontando ai nipotini. Già, perché dal 1987 a oggi c’è un’intera generazione di bambini, di ragazzi, di uomini che quella data storica l’ha ascoltata solo dai racconti dei più grandi. Che vi siete persi, che ci siamo persi. E forse adesso è arrivato il momento di riscrivere quella storia, che resterà scolpita per sempre come la prima volta, quella che non si scorda mai, ma che mai come ora ha bisogno di un richiamo, proprio come quelli del 2006 che finalmente hanno capito cosa intendevano quelli dell’82. Il 10 maggio 1987 la storia ha voluto una data. Ora ne chiede un’altra perché tanti possano smettere di dire “e che ci siamo persi”.
di Antonio Papa (Facebook @ntoniopa)
