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Champions League, le avversarie – Manchester City, Sarri vs Guardiola: il grande calcio a confronto

Pep Guardiola ©Getty

Il sorteggio di Champions League ha riservato al Napoli il Manchester City, assieme a Shakhtar Donetsk e Feyenoord. Per gli azzurri è un sorteggio tutto sommato positivo, con gli uomini di Sarri e gli inglesi a ‘spaccare’ il girone F con la loro superiorità tecnica rispetto agli ucraini ed agli olandesi. I Citizens guidati da Pep Guardiola sono esponenti, al pari di Hamsik e compagni, di una precisa filosofia di gioco. Le idee dell’ex allenatore di Barcellona e Bayern Monaco prevedono un possesso palla prolungato ma dinamico, per un calcio di qualità. Prerogative che sono proprie anche del Napoli seppur con qualche differenza. Spesso il Manchester City ha però subito il gioco in velocità, anche contro compagini di rango qualitativo inferiore. E’ stato così nella scorsa stagione di Premier League ed anche in Inghilterra non sono mancati i cali di concentrazione oltre che fisici, ad esempio contro il Monaco ai quarti di finale. Il Napoli potrebbe far leva proprio su questo aspetto per avere la meglio nella lotta già annunciata che lo contrapporrà agli inglesi per la supremazia del rispettivo raggruppamento.

Napoli, il Manchester City ha speso tantissimo ma non deve far paura

Gli investimenti dello sceicco Al Mubarak sono stati notevoli anche quest’anno: la spesa non è comparabile a quella del calciomercato Napoli, dove con pochi soldi sono arrivati Mario Rui ed Adam Ounas. Gli inglesi hanno aperto generosamente il portafogli assicurandosi per oltre 240 milioni di euro diversi giocatori di valore. Tra questi i terzini Benjamin Mendy dal Monaco (57,5 mln), Kyle Walker dal Tottenham (51 mln) e Danilo dal Real Madrid (30 mln). C’è stato un rinnovamento anche in porta con Ederson dal Benfica, giunto per 40 mln e che l’anno scorso ha intrecciato il Napoli. Sempre dal Monaco ecco Bernardo Silva per 50 mln e poi il brasiliano Douglas Luiz dal Vasco da Gama per 12 mln.

Di certo non è più la stessa squadra contro la quale sempre il Napoli si misurò nel 2011/2012, riuscendo sorprendentemente ad avere la meglio. Anche rispetto alla scorsa stagione il Manchester City ha un pò sconfessato se stesso, guardando agli acquisti fatti, con Guardiola che ha dovuto adeguarsi in primis agli standard fisici del calcio inglese. Ma il calcio proposto dal club d’Albione resta di qualità, e contro il ‘Sarrismo’ sarà un bellissimo scontro di cui poter godere. Quelle dell’allenatore del Napoli e del manager del City rappresentano due modi e due concezioni di fare calcio comunque molto vicine, seppure lo spagnolo possa disporre di maggiore fisicità nell’organico a sua disposizione e della necessità per l’appunto di dover completare un adattamento alla Premier League che l’anno scorso è costato caro in termini di obiettivi da raggiungere. Tutt’altra cosa rispetto al ‘Cholismo’ assaggiato dai partenopei ad inizio agosto in Audi Cup contro l’Atletico Madrid, che rappresenterà una brutta gatta da pelare per la Roma. Dagli spagnoli però il Napoli stesso ha imparato che in Europa sono proprio i muscoli ed i centimetri spesso a permetterti di fare la differenza, anche più del bel calcio. Altra lezione che i Sarri Boys hanno appreso contro il Real Madrid poi vincitore finale della passata edizione.

Il City gioca quest’anno con un 3-5-2 nel quale però la qualità non manca. Con questo modulo gli azzurri d’Inghilterra hanno ottenuto una vittoria e poi un pareggio interno che ha deluso non poco i tifosi lunedì scorso contro l’Everton. La difesa era composta in entrambi i casi dai rocciosi Kompany, Stones ed Otamendi, con Fernandinho schermo difensivo. Sulle fasce ha libertà di spingere Walker, ma anche Sané sa rendersi pericoloso. I rischi maggiori arrivano però soprattutto dalle corsie centrali, con l’estro e le incursioni di David Silva e di Kevin De Bruyne (grande amico di Dries Mertens). In avanti resta sempre irrinunciabile el Kun Aguero, accanto al giovane Gabriel Jesus.

Manchester City, formazione tipo

(3-5-2): Ederson; Kompany, Stones, Otamendi; Fernandinho; Walker, De Bruyne, David Silva, Sane; Aguero, Gabriel Jesus.
All. Guardiola.

Salvatore Lavino

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Salvatore Lavino

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