È ripartita dal San Paolo l’avventura azzurra di Pepe Reina. Una prestazione da urlo contro il Feyenoord per ritornare re della porta azzurra dopo un paio di battute a vuoto. Lo spagnolo si è prontamente riscattato da quello che agli occhi di tanti era parso un banale errore di valutazione nel momentaneo 2-2 della SPAL sabato scorso, nell’ennesima gara che gli azzurri hanno saputo raddrizzare con determinazione e mentalità da grande squadra. Eppure qualcuno non ha mai spesso di credere nelle indubbie capacità dell’estremo difensore spagnolo. “Reina sta facendo benissimo”. Ci aveva messo la mano sul fuoco persino Maurizio Sarri alla vigilia della sfida di Champions contro il Feyenoord. 90 minuti da supereroe per cancellare rapidamente quella scomoda etichetta da portiere in declino, e riconquistare con un colpo di reni un pubblico tanto amorevole quanto esigente. Toornstra lo sparring partner perfetto per dimostrare al popolo azzurro di essere guarito una volta per tutte. Lo scenario è di quelli sognati da tutti i portieri: undici metri a separare il centrocampista olandese dalla rete dell’1-2 e un urlo di gioia strozzato in gola dal balzo felino dell’ispanico-partenopeo, che in un colpo solo riconquista Napoli e porta in doppia cifra i penalty sventati in carriera.
Napoli, Reina da doppia cifra: 10 rigori parati in carriera
Da Destro a Balotelli, passando per Rooney, Kanu e Di Vaio: la lista di vittime illustri di Pepe Reina cresce a vista d’occhio e così lo spagnolo para-rigori trasforma istantaneamente le critiche dei giorni scorsi in un sonoro e spontaneo boato. La storia d’amore dell’ex Liverpool con il dischetto distante undici metri risale ormai al lontano 16 gennaio 2005, quando lo spagnolo Alberto Rivero si vide sventare un penalty in una sfida tra Levante e Villarreal. In Spagna hanno abdicato anche calciatori del calibro di Marco Di Vaio e Samuel Eto’o ai tempi rispettivamente di Valencia e Barcellona. Reina ha quindi portato avanti un trend positivo anche in Premier League con i rigori sventati ai vari Kanu, Rooney, Defoe e Long. Anche con l’approdo a Napoli il 35enne iberico non ha perso le buone abitudini parando persino un rigore al cecchino Balotelli, prima di quelli stoppati a Destro prima e Toornstra poi. 
È dunque scoppiato nuovamente l’amore tra la tifoseria e Pepe Reina: tutto grazie ad un calcio di rigore.
di Giuseppe Barone Follow @Giuseppe7Barone
