Il giorno del giudizio per l’Italia è arrivato. Dentro o fuori. Questa sera a San Siro gli azzurri si giocano il Mondiale contro la Svezia. Saranno tutti sotto esame, a partire dal CT Gian Piero Ventura indicato come colpevole numero uno della debacle azzurra. Le scelte del commissario tecnico dovrebbero essere, ancora una volta, discutibili. Nuovamente 3-5-2, per l’ennesima senza Lorenzo Insigne l’unico in grado di creare superiorità numerica. In attacco dovrebbe esserci la coppia inedita formata da Immobile e l’ex Napoli Manolo Gabbiadini. A tessere le fila della regia ci sarà invece, molto probabilmente, Jorginho.
Il centrocampista italo-brasiliano farà il suo esordio con la maglia della Nazionale Italiana in un match da dentro o fuori che potrebbe segnare la fine di un’era o l’inizio di una nuova a livello calcistico nel nostro paese. Jorginho, dopo tanta attesa ed anche l’aver balenato l’idea di accettare la convocazione del Brasile, si prepara a vestire i panni del playmaker con indosso l’azzurro Italia. Lo farà in un modulo a lui poco convenzionale e sopratutto affiancato da due calciatori, Florenzi e Parolo, che difficilmente gli copriranno le spalle al momento di impostare. Jorginho, però, è pronto a sacrificarsi per l’Italia in una zona del campo a lui non ottimale. Gli azzurri hanno bisogno di un faro nella notte che indichi la strada e Jorgi può essere l’uomo giusto.
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