Dries Mertens in campionato non segna più. Questo è un dato incontestabile, parlano i numeri. Tutto sommato, però, è ancora presto per trarre delle conclusioni: esistono almeno due validi motivi per non farlo. Primo su tutti l’eccessivo minutaggio stagionale che ne ha condizionato la lucidità, in secondo luogo il possibile arrivo di una punta centrale che allevi il carico di lavoro del numero 14 del Napoli. Il suo andamento, del resto, non è stato quasi mai al di sotto della sufficienza, nonostante il gol in campionato non arrivi dalla gara di ottobre contro il Sassuolo. Sabato pomeriggio, infatti, contro il Verona la pagella di Mertens è stata positiva. Nel secondo tempo gli era stato addirittura annullato un gol per millimetrico fuorigioco, mentre nel primo a negargli la gioia era stato il palo.

Napoli, i numeri di Mertens

Il belga nella stagione in corso ha disputato, in Serie A, venti gare su venti (totale di 1715 minuti), di cui diciannove da titolare, ed è stato sostituito soltanto in quattro occasioni (una sola volta dall’infortunio di Milik). Ciononostante i numeri non sono così diversi dallo scorso campionato, quando nelle prime venti gare, nelle quali aveva confezionato diciotto presenze, aveva siglato dodici reti e tre assist contro le dieci reti e i sei assist del campionato attualmente in corso. Chiamarlo calo sarebbe blasfemo se si tiene in considerazione che quest’anno l’attaccante azzurro non ha praticamente mai riposato, mentre un anno fa le cose erano del tutto diverse grazie soprattutto alla presenza di Manolo Gabbiadini, ceduto dal Napoli soltanto nel mercato invernale al Southampton, e Arek Milik, infortunatosi poi nel bel mezzo di ottobre. Ed è infatti fino a metà ottobre che il folletto belga ha giocato da ala sinistra da comprimario di Insigne, per poi essere impiegato da prima punta tagliando fuori ogni concorrenza nel ruolo (vedi Pavoletti). Un po’ di panchina, in tal senso, quest’anno sarebbe stato un toccasana.