La rivelazione di Roberto Martinez che potrebbe bloccare Deulofeu al Napoli (e ovunque al mondo)

Che Gerard Deulofeu sia un obiettivo di mercato dichiarato del Napoli e di un’altra decina di squadre sparse nel mondo non è certo un mistero. Il Barcellona ha preso Coutinho e il già esiguo spazio per il canterano blaugrana in squadra si fa ancora più risicato, quindi è naturale pensare ad un addio imminente. Il suo agente è stato a colloquio con diverse squadre, in particolare con Napoli e Inter, e quindi una sua possibile cessione a gennaio si fa sempre più probabile. A meno che non subentri qualche insolita clausola contrattuale che ne impedisca la cessione a gennaio, rimandando tutto alla prossima estate. Sembra strano, visto quanto si sta muovendo intorno a Deulofeu, ma a giudicare da un articolo del ‘Liverpool Echo’ che riprende le parole dell’ex manager dell’Everton, Roberto Martinez, l’ipotesi è tutt’altro che da scartare.

Napoli, le parole di Martinez: Deulofeu potrebbe non essere libero di lasciare il Barcellona

Nell’articolo del quotidiano inglese si riportano in sostanza alcune dichiarazioni di Martinez relative a Deulofeu. Come sappiamo il calciatore è stato ripreso quest’estate proprio dall’Everton, con il Barcellona che ha fatto valere la clausola di recompra di 10,5 mln di sterline presente nel contratto d’acquisto. E secondo le parole dell’allenatore spagnolo, se il club catalano volesse rivendere il suo attaccante a gennaio, al calciomercato Napoli o a qualunque altra squadra, non potrebbe farlo. Il Liverpool Echo riporta le parole di Martinez risalenti però ad un paio di mesi dopo il suo acquisto, nel 2015, parlando della clausola di riacquisto inserita nel contratto: “Se vogliono riprenderselo possono farlo, ma poi non possono più rivenderlo per almeno una stagione. E anche quando poi volessero ricomprarlo, l’Everton avrebbe comunque un diritto di prelazione su un eventuale acquisto oppure una grossa percentuale sulla rivendita”. Stando a queste parole, quindi, il Barcellona non può rivendere Gerard Deulofeu fino a fine stagione.

Napoli, il veto dell’Everton alla cessione di Deulofeu potrebbe non essere più valido

Insomma, la questione merita quantomeno un approfondimento. Così, su due piedi, sembra difficile che ci sia tanto movimento intorno al giocatore se davvero esiste una clausola del genere sul contratto. E comunque dovrebbe essere una clausola piuttosto insolita, mai vista prima: perché il Barcellona imposta una recompra su un calciatore senza poi lasciarsi la libertà di farne ciò che gli pare? Una possibile interpretazione della questione potrebbe essere legata ad una particolare regola FIFA: un calciatore che nel corso di una stagione abbia già totalizzato presenze con due squadre differenti non può giocare con una terza squadra. Una regola che, ad esempio, impediva la cessione di Marko Rog in prestito lo scorso gennaio, avendo già giocato per Napoli e Dinamo Zagabria. Questa è una regola esistente e che vale per tutti i club del mondo già da diversi anni, e forse all’epoca (era il 2015) Martinez intendeva dire che, una volta giocato con l’Everton, se il Barcellona l’avesse poi ripreso per farlo giocare anche una sola partita poi non avrebbe più potuto rivenderlo. Presenze con l’Everton, presenze con il Barça ed ecco che per quella determinata stagione Deulofeu diventa inutilizzabile da chiunque altro. Ma non è il caso di questa particolare annata: finora il catalano ha giocato solo per il Barcellona, quindi stando alla regola FIFA sarebbe comunque eleggibile per chiunque altro. Questa può essere una spiegazione, da prendere ovviamente col beneficio del dubbio perché esclude che nel contratto Deulofeu-Everton del 1 luglio 2015 ci possa essere la cervellotica clausola che il Liverpool Echo attribuisce alle parole di Martinez. Ma il calcio ci ha insegnato a non sorprenderci mai, neppure se questa fantomatica postilla dovesse spuntare a trattative avanzate. Di certo la domanda sorge spontanea: se questa norma è attiva, perché il Barcellona starebbe trattando la cessione di Deulofeu? La sensazione è che scopriremo molto presto la verità.

di Antonio Papa (Facebook @ntoniopa)