Il Napoli di Maurizio Sarri più in alto di quello di Diego Armando Maradona? Forse no, perché nell’immaginario comune la squadra dell’argentino fu la prima vera espressione vincente del calcio napoletano, ma i numeri potrebbero dire altro e tradire le aspettative. Si, perché nelle statistiche questi azzurri 2017-18 stanno frantumando record su record, raggiungendo vette altissime. La prima, quella delle vittorie consecutive: 10 con quella di ieri sera a Cagliari, dove nessuna squadra azzurra era mai arrivata, nemmeno quella plurititolata con gli scudetti del 1987 e del 1990. Per un totale di 69 punti, gli stessi che alla 26ma giornata aveva la famosa Juventus da record che chiuse il campionato con 102 punti. Nemmeno quella trascinata dall’ex Pibe de Oro. In casa e ancor più in trasferta, gli uomini di Sarri stanno facendo faville, fermandosi solo al cospetto della Juventus quest’anno.
Se paragonati, i numeri di questo Napoli e delle due squadre che hanno saputo portare in città lo scudetto sono lontani: nel 1986-87, l’anno del primo titolo nazionale, Maradona e compagni, a questo punto della stagione, conducevano con 37 punti sui 52 disponibili (il 71% dei totali, 14 V 9 N 3 P). Più tardi, invece, nel 1989-90, il Napoli era addirittura secondo in classifica ad inseguire il Milan distante due punti (40 contro 38 degli azzurri sui 52 punti disponibili, circa il 73% di quelli totali, 15 V 8 N 3 P). Il campionato, oggi, è sicuramente più lungo e le vittorie sono passate dal valere due al valere tre punti, ma dopo le prime 26 giornate di questa Serie A Hamsik e compagni hanno messo in cascina ben 69 punti sui 78 disponibili, ben l’88% dei punti totali (22 V 3 N 1 P). I paragoni a distanza di un trentennio possono essere infruttuosi, ma le percentuali non tradiscono. L’unica differenza al momento? Le due squadre del 1987 e del 1990 seppero portare alla fine della corsa il tricolore sulle maglie napoletane, l’obiettivo tanto agognato anche dagli azzurri di oggi. Ora a Sarri non resta che conquistare il titolo per entrare a pieno diritto nella storia. Se come il numero uno assoluto, questo potranno dirlo soltanto i posteri.
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