Un episodio, quello che serviva, quello che, probabilmente, bastava. Non è il miglior Napoli quello visto stasera, ma la gara contro il Genoa aveva in sé troppi fattori per potersi fermare all’estetica. Serviva la sostanza, contava il risultato, quello è arrivato: a decidere il match forse l’uomo meno atteso, quel Raul Albiol premiato prima del match per le 200 presenze azzurre e dopo il match per essere stato l’uomo della verità.
Un episodio, dunque, ma anche tanta sfortuna. Quella di Insigne, ad esempio, che nel primo tempo aveva divorato un’occasione d’oro davanti a Perin, proprio come aveva fatto Allan nel finale di prima frazione. Errori incredibili, non da Napoli, ma che in questo momento denunciano tutta l’insicurezza di una squadra che arriva alla sosta di campionato con la necessità di tirare il fiato. Il Genoa era stato poca cosa: corsa, pancia, qualche fuga sull’esterno, la possibilità mancata per Lazovic di fare la differenza davanti a Reina. Lo spagnolo, capitolo a parte: poco impegnato per tutto il match, ma di sicuro applaudito all’ingresso in campo dopo le voci di mercato delle ultime settimane.
L’aria, però, al San Paolo cominciava ad essere preoccupata. I minuti passavano senza aver sbloccato il match e l’occasione migliore, quella di Mertens, si spegneva sul palo interno prima di uscire in maniera beffarda. Gli avversari, poi, facevano la loro parte: per due volte la palla buona capita sul piede di Pandev, ma l’ex azzurro sdi fa benvolere dal suo ex pubblico. Sarri sta per lanciare in campo Milik, ma un minuto prima del suo ingresso arriva il gol: da calcio d’angolo è lo spagnolo ex Real a svettare sopra tutti. Fuorigrotta esplode, la Juventus è nuovamente lì, a soli due punti di distanza. E in un attimo ci si scorda della squadra compassata vista fino a quel punto. Ballardini getta Taarabt e Rossi nella mischia, Reina fa applaudire tutti quando anticipa proprio l’italo-americano in uscita. Poi Milik-Insigne sprecano il raddoppio. Poco importa: la vittoria fa applaudire tutti e basta a regalare un sorriso, un sorriso lungo almeno due settimane.
TABELLINO
NAPOLI-GENOA
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Mario Rui; Allan, Jorginho, Hamsik (dal 20’ Zielinski); Callejon (dal 86’ Rog), Mertens (dal 81’ Milik), Insigne. All. Sarri.
A disposizione: Sepe, Rafael, Tonelli, Maggio, Milic, Diawara, Ounas. All. Sarri
Genoa (4-4-2): Perin; Biraschi, Spolli, Zukanovic, Rosi (dal 78’ Rossi); Lazovic (dal 61’ Taarabt), Hiljemark, Bertolacci, Laxalt; Pandev (dal 67’ Rigoni), Galabinov. All. Ballardini.
A disposizione: Lamanna, Zima, Lapadula, Rossettini, El Yamiq, Migliore, Bessa, Pereira, Medeiros. All. Ballardini
Arbitro: Pasqua di Tivoli.
Marcatori: 72’ Albiol (N)
Ammoniti: 47’ Laxalt (G), 76’ Rosi (G)
Espulsi: nessuno
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