Napoli, l’ex Montervino parla così in radio: “Con un solo impegno settimanale lo stress mentale è forse superiore”.
Il Napoli non è più lo stesso da qualche settimana a questa parte. Questo è assolutamente innegabile: da quella sconfitta contro la Roma non si è mai più rivista la squadra brillante che giocava, si divertiva e faceva gol. Da quella ‘maledetta’ sera in poi sono arrivati altri tre pareggi e sole due vittorie, per di più di misura. Quale la causa di questo calo? Mentale, fisica, forse la verità sta nel mezzo. Intanto però, intervistato a Radio Gol, Franfesco Montervino, ex capitano azzurro artefice della storica risalita in A, prova a spiegare cosa può essere successo agli uomini di Sarri: “Non c’è una formula segreta per non mollare, ogni calciatore deve cercare in sé stesso quella forza che un po’ è mancata. La stanchezza fisica per me ha influito, il Napoli ha perso punti dopo il mese infernale con tantissime partite. Questa però è una squadra che più ha giocato ad altissimi livelli, più si divertiva e meglio faceva. Ora con un solo impegno settimanale lo stress mentale forse è stato superiore”.
Napoli, il calo coincide con l’uscita dall’Europa
“Questa non è una squadra abituata a vincere, per questo è andata in difficoltà” ha poi concluso Montervino. La causa del calo azzurro potrebbe quindi essere stata l’eliminazione dalle coppe: giocare ogni tre giorni faceva tenere sempre alta la concentrazione degli azzurri, anche se le gambe e i polmoni, a lungo andare, ne avrebbero risentito comunque senza il giusto turnover da parte di Sarri. In effetti è proprio da quando il Lipsia ha mandato il Napoli fuori dall’Europa League che la squadra ha avuto un calo vertiginoso di rendimento in campo e di risultati: la squadra è lenta, non più corta e fa fatica ad arrivare alla conclusione. Sperare ancora nello scudetto è però un ordine per i calciatori partenopei: ci sono ancora 18 punti in palio e lo scontro diretto potrebbe rappresentare la chiave di svolta per uscire dal ‘periodo nero’.
