De Laurentiis, presidente del Napoli, dalla giornata di ieri è anche il patron del Bari. Il numero uno azzurro però in presentazione ha parlato anche del problema delle multiproprietà
Ha parlato in conferenza stampa nella Sala consiliare del Comune di Bari, dopo un breve intervento del Sindaco della città Antonio Decaro, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis si è presentato al suo nuovo pubblico dicendo la sua sul progetto che ha in mente per il club pugliese. Il patron azzurro infatti è dalla serata di ieri numero uno anche della società biancorossa, squadra che partirà dalla Serie D. Queste le sue dichiarazioni: “Grazie al sindaco per la fiducia accordata alla mia persona e al mio gruppo – ha riportato ‘TuttoNapoli.net’ – Io da bambino giocavo a basket, non a calcio. Quindi mio padre mi portava a vedere il Napoli, però a scuola si giocava molto a calcio e a basket. Poi, nel 1996 Veltroni decise di trasformare i club. Era una cosa strana, non si capiva cosa fossero. Sembrava quasi uno specchio riflettente di chi voleva ottenere altre cose attraverso il calcio. La riconoscibilità mediatica o altre situazioni. A un certo punto Veltroni ha cambiato qualcosa, concetto ribadito dalla Uefa col FPF. A 19 anni ho iniziato il percorso nel cinema. Ho realizzato circa 400 film. Poi ho pensato al calcio insieme al cinema, la mia famiglia viene dalla Campania e abbiamo pensato di prendere il Napoli“.
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