Mario Rui: “Siamo un gruppo fantastico, il Milan è più forte rispetto all’anno scorso”

mario rui Lazio-Napoli
Mario Rui © Getty Images

Mario Rui, terzino sinistro del Napoli, ha rilasciato una lunga ed interessante intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. 

Buona la prima, ma sabato sera al San Paolo di Napoli arriverà un Milan più che agguerrito che mai. Mario Rui, terzino portoghese, ha commentato la vittoria dell’Olimpico proiettandosi alla prossima sfida di campionato: “Contro la Lazio è stata una vittoria molto importante visto anche che nel precampionato non si stava facendo bene. Tralasciando i primi 25 minuti abbiamo dimostrato che il Napoli c’è e ci sarà. Dopo il gol abbiamo reagito alla grande e abbiamo cominciato a giocare il nostro calcio. Se il Napoli continua su questa strada, potrà fare veramente bene. Speriamo che sarà una stagione ancora migliore di quella dell’anno scorso. Quello che affronteremo sarà un Milan ancora più forte di quello dell’anno scorso, ha delle grandi individualità ma i tre punti devono restare al San Paolo. Mi farà piacere affrontare Suso, giocare contro questi giocatori mi dà solo più carica”. Poi ha aggiunto: “Non conoscevo personalmente Ancelotti, è stata veramente una sorpresa: una persona umile che ci dà tanto entusiasmo. Questo è sempre stato un gruppo fantastico, è accogliente e caloroso. C’è tanta amicizia tra noi e penso che questo si veda anche in campo”.

Mario Rui, gli obiettivi del terzino azzurro

Lo stesso Mario Rui, infine, ha concluso l’intervista parlando dei prossimi obiettivi della squadra di Ancelotti: “Vorrei migliorare lo scorso anno, non abbiamo vinto il campionato ma ci siamo andati vicino. Speriamo di riuscirci quest’anno. Il Napoli è più maturo rispetto al passato. Con Sarri la squadra è migliorata ogni anno e cercheremo di farlo ancora. Un altro obiettivo sarà quello di ben figurare in Champions League: è la competizione più importante per un calciatore. Posso ancora migliorare, soprattutto in fase offensiva. Devo limare certi dettagli del mio modo di attaccare”.

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