La conferenza stampa di presentazione di Maurizio Sarri come nuovo allenatore della Juventus: ecco tutte le dichiarazioni dellâex tecnico del Napoli
Maurizio Sarri, neo-allenatore della Juventus, si presenterĂ in conferenza stampa tra pochi minuti rispondendo alle domande della stampa. Lâex tecnico del Napoli è stato criticato duramente dalla piazza partenopea per la sua scelta di andare a guidare lâacerrima rivale per eccellenza. Dopo lâesperienza al Chelsea con il raggiungimento del terzo posto in Premier e del trionfo in Europa League, lâallenatore italiano guiderĂ il top club di Serie A per cercare di allungare la striscia vincente del suo predecessore Massimiliano Allegri. Nella giornata di ieri è avvenuto il suo arrivo a Torino per conoscere da vicino le strutture e i campi di allenamento della sua nuova squadra. Il suo vice sarĂ Giovanni Martusciello, mentre uno dei suoi collaboratori potrebbe essere anche Andrea Barzagli che ha dato il suo addio da calciatore.
Al neo-allenatore della Juventus verranno rivolte sicuramente domande sul suo passato alla guida del Napoli con Maurizio Sarri che dovrĂ sciogliere tutti i dubbi sul motivo della sua scelta. GiĂ nelle scorse settimane lo stesso tecnico toscano in unâintervista a Vanity Fair aveva svelato la sua idea: âI napoletani conoscono lâamore che provo per loro, ho scelto lâestero lâanno scorso per non andare in una squadra italiana. La professione può portare ad altri percorsi, non cambierĂ il rapporto. Fedeltà è dare il 110% nel momento in cui ci sei. Che vuol dire essere fedele? E se un giorno la societĂ ti manda via? Che fai: resti fedele a una moglie da cui hai divorziato?â
Tra pochi minuti inizierĂ la conferenza di presentazione di Maurizio Sarri come nuovo allenatore della Juventus: âTre anni fa arrivo a Napoli e do tutto me stesso. Sono nato a Napoli e a livello nazionale possiamo diventare competitivi. Mi porta a dare tutto dal punto di vista professionale. Negli ultimi mesi a Napoli ho qualche dubbio su andare avanti o menoâŚDurante questo dubbio il Napoli presenta Ancelotti, ma la colpa era mia che non me la sentivo di continuare. Ho offerte importanti in Italia e allâestero, ma preferisco andare fuori per non passare direttamente dal Napoli ad unâaltra squadra italiana. Faccio unâesperienza bellissima con il Chelsea, ma sento il bisogno di tornare in Italia e lâofferta mi arriva dalla Juventus. Eâ il coronamento di un percorso difficilissimo e lunghissimo. Credo di aver rispettato tuttiâ. Poi ha aggiunto: âContento del fermento che si vede in Serie A. Ci sono tanti allenatori come Conte, Giampaolo, Fonseca, De Zerbi, Ancelotti. Si sta creando unâarea frizzante a livello di allenatori. Sono qui per vincere le partite, vincere di nuovo è sempre piĂš difficile che vincere. Bisogna avere le idee chiare su 2 o 3 giocatori che ci possono far fare la differenza e poi metterli nelle condizioni per farli esprimere al massimo. Il modulo sarĂ una conseguenza. Il 4-3-3 del Chelsea era diverso da quello del Napoli, dovevo un poâ adattarlo ad Hazard. Mi sono ritrovato ad allenare negli ultimi anni giocatori molto forte. Eâ unâemozione allenare Ronaldo, qui si va sopra. Siamo al top mondiale. Se nel corso degli anni avessi avuto tutte le emozioni che mi sono state attribuite sarei morto dâinfarto da tempoâŚ. Non arrivo qui dopo aver allenato i dilettanti. Arrivo qui dal Chelsea, un altro grande club ma con meno storia. Essere alla Juve lo ritengo un grosso passo in avantiâ. Sul suo periodo a Napoli ha aggiunto altre dichiarazioni: âPer tre anni mi alzato la mattina per cercare di battere la Juventus e dare il 110% per sconfiggerla. La mia professionalitĂ mi porterĂ a dare lo stesso qui, è un percorso intellettualmente apprezzabile e sento di aver apprezzato tutti in questa storia. Io nel calcio conosco un solo modo per togliere lo scetticismo alla gente: vincere e convincere. Nessun altro modo. Quando dicevo di prendere il Palazzo ero convinto, non era un personaggio. Era un terreno professionale, rappresentavo uno dei popoli che piĂš amano la propria squadra. Câera la possibilitĂ di un solo obiettivo ed essere feroci, eravamo convinti di un viaggio stupendoâ. Sui cori razzisti e sul prossimo Napoli-Juventus: âNon posso cambiare idea se cambio societĂ . In Italia è lâora di smetterla con una manifestazione di inferioritĂ , è tempo di dire basta, di fermare le partite. Non si può rimanere 30 anni dietro allâEuropa. Quando esco dal San Paolo se mi applaudono e mi fischiano sarĂ sempre una dimostrazione dâamore. A Napoli non ho recitato una parte studiata a tavolino, ho fatto tutto quello che potevo fare per dovere morale. Rappresentavo un popolo, dovevo tirare fuori il 110% affinchĂŠ combattessimo con la sciabola in mano. Per come è finita, posso prendermi una parte della colpa. Non ho mai sentito Aurelio De Laurentiis, lo ringrazierò sempre. Mi ha fatto un regalo enorme a farmi allenare la squadra del mio cuore. Non ho sentito Aurelio, non ti dirò i nomi dei calciatori azzurri che ho sentito. Sono cose privateâ. Sul progetto tecnico bianconero: âAllegri mi lascia unâereditĂ pesante, non è semplice vincere quello che ha vinto lui. Ha fatto un percorso straordinario. Era difficile anche mentalmente da affrontare la Juve di Allegri. Dobbiamo fare prima delle valutazioni. Non mi piace fare tante richieste sui nomi, sulle caratteristiche sĂŹ. Paratici mi tiene aggiornato su tutto, ci confronteremo in questi giorni. Ad Higuain voglio molto bene, dipende da lui. Eâ anche giusto che sia io ad ascoltare la dirigenza nel giudicare i calciatori che ci sono in rosa. La definizione di integralista mi sembra esagerata. Negli ultimi anni sono partito con un modulo e ho concluso con un altro. Sinceramente non so cosa sia il Sarrismo. Ho letto sulla Treccani che è una filosofia calcistica e non soloâ. Maurizio Sarri ha rilasciato altre dichiarazioni su Higuain: âCon lui al momento non ho parlato. Lui è un tesserato della Juve, quando rientrerĂ avremo modo di parlarci. Gonzalo è un centravanti che, per qualitĂ tecniche, può giocare con chiunque. La mia sensazione è che abbia vissuto male il post Juveâ. Poi sul dito medio: âReazione esagerata, ma la spiegai. Certe cose le ho dette, le ho sbagliate e sono state strumentalizzate. La polemica sui rigori e le maglie a strisce è stata strumentalizzata dopo un Empoli-Milanâ. Infine, su Bernardeschi: âUn giocatore che mi piace. Ha una grandissima qualitĂ : la coordinazione. Gli manca un pizzico di continuitĂ . Eâ nel momento della sua carriera in cui deve specializzarsiâ.
De Laurentiis punta alla Champions dopo i due Scudetti Non sarebbe sorprendente se il ciclo…
In scadenza a giugno, Conte può avere un altro rinforzo in anticipo: finalmente un vice…
Le ultime sugli azzurri in vista della sfida di sabato con l'Inter Conte non cambia,…
Il Napoli può dire addio a uno dei suoi senatori Maltempo, anzi tempesta in casa…
Gli azzurri vivono una fase molto delicata e spunta una clamorosa ipotesi per il futuro…
Volano gli stracci dopo la figuraccia in Champions contro il PSV Il Napoli è una…