Figlioccio di Reja e fedelissimo di Mazzarri, il gol alla Van Basten, la cavalcata di Manchester fino allâaddio negato: la storia di Maggio al Napoli.
Non ha mai avuto la fantasia di Lavezzi, la classe di Hamsik, i colpi di Mertens e lâistinto del bomber di Cavani o Higuain ma Christian Maggio ha scritto pagine importanti nella storia recente del Napoli, tanto che lâaddio negatogli da Sarri il 20 maggio 2018 contro il Crotone ha fatto discutere per mesi. Lâattuale tecnico della Juventus, infatti, in quellâoccasione decise di non regalare al capitano la passerella finale al âSan Paoloâ. Un gesto che ha amareggiato Maggio, ma senza rancore: âNon posso nascondere lâamarezza per quei cinque minuti negati sul campo. Ma anche questo fa parte della vita. Poi ci hanno pensato i tifosi a fine partita con quel giro di campo a sorpresa a spazzare via la rabbiaâ.
Maggio sbarca a Napoli nellâestate 2008 dopo una stagione da record con la Sampdoria di Mazzarri. Sulla panchina azzurra il terzino ritrova Edy Reja, tecnico che lo aveva fatto debuttare qualche anno prima in Serie A a Vicenza. Dopo pochi mesi però lâallenatore della promozione verrĂ sostituito da Donadoni che di fatto non lo farĂ mai giocare: la prima stagione di Maggio al Napoli quindi si conclude con sole 23 presenze condite da 4 gol. La svolta arriverĂ lâanno dopo, quando Donadoni viene sostituito da sua volta a Walter Mazzarri che rilancerĂ il suo pupillo dei tempi blucerchiati: 35 presenze e 5 gol, tra cui quello âalla Van Bastenâ realizzato a Livorno il 24 gennaio 2010. La super stagione di Maggio in estate sarĂ coronata dalla meritatissima convocazione del CT Lippi per i Mondiali di Sudafrica 2010.
Maggio, come detto, resterĂ a Napoli ben dieci anni coronati da tre trofei: due Coppe Italia, vinte rispettivamente contro Juventus e Fiorentina, oltre alla Supercoppa Italiana strappata alla solita Juventus. La stessa Juventus che negherĂ a Maggio la soddisfazione piĂš grande, ovvero salutare Napoli conquistando quel tricolore sognato da una cittĂ intera. Nellâimmaginario collettivo uno dei fotogrammi della lunga storia di Maggio in azzurro resta la cavalcata al debutto in Champions League sul campo del Manchester City, con assist al bacio per il gol del momentaneo vantaggio firmato da Cavani. Alla fine le presenze col Napoli saranno 308 tra campionato e coppe con la bellezza di 23 reti. Niente male per uno che di ruolo ha sempre fatto lâesterno di centrocampo o addirittura il terzino. E dire che il matrimonio tra Maggio e Napoli in quellâestate 2008 rischiò seriamente di saltare come raccontato dal diretto interessato qualche tempo fa: âNon volevo andare via da Genova e non mi aspettavo di andare al Sud. Ero in vacanza e lessi della trattativa su un giornale. Chiamai il direttore Marotta che mi confermò tutto. Inizialmente ero titubante. Io e la mia compagna eravamo intimoritiâ. Dieci anni dopo però tutto è cambiato: âNapoli è una cittĂ unica al mondo. Devi imparare a sentirla, conoscerla. Eâ diventata la mia seconda casaâ.
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