Il futuro di Arkadiusz Milik è un rebus: si complica l’approdo alla Roma, per il polacco si fanno strada due opzioni estere.
Su quella che sarà la prossima squadra di Arkadiusz Milik si è posato un velo di mistero: sembrava fatta con la Roma ma, alcune pendenze da risolvere tra il polacco e il Napoli, hanno rallentato l’intera trattativa mandando a monte anche il trasferimento di Edin Dzeko alla Juventus, che alla fine ha scelto di ripiegare su Alvaro Morata. Il rischio, per l’ex Ajax, è di ritrovarsi in un vicolo senza uscita: al Napoli avrebbe pochissimo spazio, chiuso da Mertens e Osimhen che sono i due punti cardine del progetto tattico di Gattuso. Per il club partenopeo, invece, ci sarebbe il forte rischio di perdere il giocatore a parametro zero tra meno di un anno: già a febbraio Milik potrebbe accordarsi con un’altra società, anche se la prospettiva di passare diversi mesi da separato in casa senza vedere il terreno di gioco non lo intriga come normale che sia.
La soluzione migliore per tutti, alla luce degli ultimi avvenimenti, sarebbe una cessione all’estero: così facendo, De Laurentiis non rinforzerebbe nessuna diretta concorrente e Milik avrebbe nuovi stimoli da cui far ripartire la propria carriera. Secondo quanto riportato da ‘la Repubblica’, non è da scartare l’ipotesi Valencia: gli spagnoli hanno ceduto Rodrigo al Leeds per 30 milioni di euro che potrebbero essere reinvestiti per l’acquisto del polacco. ‘Tuttomercatoweb’ invece fa riferimento al Tottenham: inizialmente gli ‘Spurs’ avevano in mente di tesserare l’attaccante a parametro zero per la prossima stagione ma, nelle scorse ore, ci sarebbero stati dei contatti anche con il Napoli per provare a trovare una quadra entro la fine di questa sessione di mercato.
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Parma-Napoli ha offerto tanti indizi e indicazioni di natura tattica: Osimhen sembra essersi già integrato alla perfezione e con il suo ingresso ha creato presupposti di pericolosità che fino a quel momento non si erano visti. L’intesa con Mertens e Insigne, ovviamente, è da perfezionare ma i primi segnali sono più che incoraggianti: in questo scenario il ruolo di Milik assume contorni marginali, quasi inesistenti, con la chiara impressione che il Napoli possa benissimo fare a meno di lui.
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