Napoli ed il Napoli accolgono il nuovo sindaco Gaetano Manfredi, subito lo scambio tra il primo cittadino e Aurelio De Laurentiis 
Dopo dieci anni alla guida del Comune di Napoli, Luigi De Magistris saluta Palazzo San Giacomo per far posto al nuovo corso, targato Gaetano Manfredi. L’ex rettore dell’Università Federico II di Napoli conquista la fascia tricolore con il favore del 60%, salutato con affetto dalle altre personalità del capoluogo campano.
Tra questi, anche e soprattutto Aurelio De Laurentiis. Il patron del Napoli ha accolto con un tweet istituzionale l’arrivo del nuovo Sindaco: “A nome di tutto il Calcio Napoli mi complimento con Gaetano Manfredi, nuovo sindaco della città. Manfredi è una figura istituzionale di grande spessore e di assoluto prestigio. Ricordo solo, tra le tante esperienze, essere stato Rettore dell’Università Federico II di Napoli e Ministro dell’Università e della Ricerca nel governo Conte II. Buon lavoro Manfredi, riporta Napoli al suo antico splendore”.
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De Laurentiis saluta Manfredi e il neo-sindaco gli risponde così
Belle parole, insomma, quelle che il presidente azzurro ha riservato per il neo-sindaco della città. Seppur, in passato, anche il rapporto con Luigi De Magistris sembrasse assestarsi su un letto di petali, per poi rivelarsi alterno e controverso sino al punto definitivo di rottura (soprattutto sulla questione stadio). Adesso, l’arrivo di Manfredi a Palazzo San Giacomo sembra aver sedato i bollenti spiriti di De Laurentiis, confortato (magari) anche dall’amicizia comune con Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania.
Intanto, il nuovo primo cittadino napoletano ha già risposto al tweet di ADL: “Per una città che vuole ripartire, avere una squadra vincente è miglior viatico”, ha dichiarato Manfredi ai microfoni di ‘TV Luna’. “Con De Laurentiis, ho già parlato e ci siamo confrontati. Dovremo fare il massimo per la città e per la squadra: avere un Napoli forte vuol dire avere una Napoli forte”.
Parole da luna di miele, che i cittadini e i tifosi azzurri sperano di veder mutate presto in dati di fatto e realtà concrete.
