Lo scandalo che ha portato all’arresto di Rosario D’Onofrio e travolto l’AIA sta avendo pesanti ripercussioni ed ora a parlare è un famoso ex arbitro.
L’Associazione Italiana Arbitri è nel caos più completo dopo l’arresto nei giorni scorsi di Rosario D’Onofrio, procuratore capo dell’AIA, nell’ambito di una maxi operazione sul traffico internazionale di droga dove sono state messe agli arresti altre 42 persone.
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina si è detto molto sconcertato per quanto accaduto, mentre l’AIA ha immediatamente preso le distanze da D’Onofrio, definendo il tutto come un “vero e proprio tradimento”. Nel processo, l’AIA si dichiarerà parte lesa, ma nel frattempo lo scandalo l’ha travolta come un fium in piena e i risvolti che si potrebbero avere sarebbero piùttosto pesanti
L’arresto di Rosario D’Onofrio è stato un fulmine a ciel sereno per l’Associazione Italiana Arbitri che ora vede addensarsi nuvoloni nerissimi su di se. Subito dopo l’arresto di D’Onofrio, il presidente della FIGC Gabriele Gravina vuole vederci chiaro e, dopo essersi detto molto sconcertato per l’arresto di uno dei massimi vertici dell’AIA, ha convocato un Consiglio federale d’urgenza. La seduta del consiglio servirà a fare “una riflessione politica” e ad “approfondire” la paradossale storia di D’Onofrio che nel 2021, seppur già condannato nel 2020 per questioni legate al traffico di stupefacenti, fu promosso a capo dell’ organo inquirente e requirente dell’associazione arbitri.
L’AIA ha già fornito alla FIGC tutta la ricostruzione del caso, ma ora ci potrebbero essere delle serie conseguenze. La FIGC ha aperto un’inchiesta e resta molto viva l’ipotesi di un commisariamento dell’AIA, anche se la Federcalcio non ha ancora tutti gli elementi che le servono per procedere in questo senso. Per l’AIA sono giorni difficili e di grande caos, con l’organo arbitrale che cercherà in ogni modo di tirarsi fuori da questa situazione molto delicata. Cosa per nulla scontata anche perché il polverone che si è sollevato è gigantesco e recentemente sono arrivate anche le parole di un ex arbitro che non contribuiranno a ripulire l’immagine dell’AIA.
Nel corso di un’intervista concessa a La Repubblica, l’ex arbitro Piero Giacomelli, sospeso e poi dismesso dall’AIA per un’irregolarità nei rimborsi spese da 71,40 euro, ha attaccato duramente D’Onofrio e l’AIA. Secondo l’arbitro di Trieste, infatti, sarebbe stato proprio D’Onofrio a decidere per la sua estromossione ed ha rivelato come i vertici arbitrali, ovvero il presidente Trentalange ed il designatore di Serie A e B Gianluca Rocchi, sapessero delle decisioni di D’Onofrio, ma non hanno mai mosso un dito.
Ma l’ex arbitro non si è fermato qui ed ha anche rivelato che D’Onofrio era il “grimaldello politico” dell’AIA e che comminando sanzioni indirizzava le carriere degli arbitri, favorendo alcuni e punendone degli altri, decidendo le classifiche di merito a tavolino. Parole pesantissime da parte di Giacomelli, con l’AIA che a sua volta sta pensando di querelare l’ex arbitro per questa intervista e di difendere così la sua immagine. Al di là di tutto, però, le parole dell’ex arbitro sono davvero scioccanti e la sensazione è che per l’AIA le cose potrebbero mettersi ancora peggio.
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