LâAssociazione Italiana Arbitri vuole vederci chiaro sullo scandalo che la sta travolgendo con forza dirompente in questi giorni: coinvolti nomi molto noti.
Continuano ad essere giorni molto difficili per lâAssociazione Italiana Arbitri dopo lâarresto dellâex capo procuratore Rosario DâOnofrio avvenuto un paio di settimane fa e che ha scatenato una vera e propria bufera attorno al massimo organo arbitrale italiano.
Mentre il calcio italiano si trova in una fase delicata dopo la mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar della nazionale azzurra, anche la FIGC si trova adesso in una situazione molto critica a causa di quanto sta accadendo in seno allâAIA, con la stessa che sta cercando di capire cosa sta succedendo per cercare di dimostrare la propria estraneitĂ ai fatti che hanno coinvolto DâOnofrio dopo le accuse ricevute dallâex arbitro Giacomelli.
Lâarresto dellâex capo procuratore degli arbitri Rosario DâOnofrio per traffico internazionale di stupefacenti ha scatenato una bufera senza precedenti sullâAssociazione Italiana Arbitri e la FIGC è molto preoccupata. La Federcalcio ha deciso di intervenire in maniera diretta nella situazione, trasferendo dâurgenza la giustizia sportiva arbitrale allâinterno delle proprie competenze, facendo decadere lâorgano presieduto fino a pochi giorni fa proprio da DâOnofrio. Ma questo potrebbe non essere lâunico provvedimento da parte della FIGC nei confronti dellâAIA.
Al momento si è solo ipotizzato il possibile commissariamento dellâAIA che potrebbe aver evitato ciò dopo aver fornito una ricostruzione dettagliata dei fatti dove ha spiegato che fosse impossibile un controllo diretto sul curriculum e sui precedenti dellâex procuratore con la giustizia. Inoltre, il materiale a disposizione della procura della FIGC, che ha giĂ chiesto e ottenuto gli atti della vicenda alla Procura di Milano che sta indagando, pare non sia sufficiente per lâapertura di unâindagine sportiva. Ma la situazione resta caldissima allâinterno dellâAIA e di recente câè stato un botta e risposta tra il presidente dellâAIA Alfredo Trentalange ed il suo predecessore Marcello Nicchi.
La situazione in casa AIA è giĂ di per se delicatissima, ma lâex presidente Marcello Nicchi non se nâè preoccupato, gettando ulteriore benzina sul fuoco, andando ad accusare lâattuale presidente dellâAIA Alfredo Trentalange. Attraverso una lettera scritta al suo ex collega (entrambi sono stati arbitri a cavallo degli anni â80 e â90 ndr.), Nicchi è stato molto duro con Trentalange, scrivendo come la scelta di DâOnofrio e la conseguente salita ai vertici del mondo arbitrale dallâex procuratore capo sia sotto la sua responsabilitĂ , dato che la promozione in tale ruolo avvenne nel 2021, quando le presunte attivitĂ illecite di DâOnofrio dovevano essere giĂ note.
La risposta di Trentalange non si è fatta attendere, con il presidente dellâAIA che con unâaltra lettera ha a sua volta accusato Nicchi di essere stato lui a proporre piĂš di una volta DâOnofrio, nonostante questi non avesse âpregresse particolari attivitĂ â e con un âcurriculum poco qualificanteâ. Il presidente dellâAIA ha poi scritto allâex collega come si aspettasse da parte sua delle proposte per evitare in futuro errori commessi in passato e non delle accuse per âaddossare responsabilitĂ .
Un diverbio abbastanza accesso tra due membri di spicco dellâAIA che di certo non contribuiranno a placare questa forte bufera che ha giĂ ferito in maniera grave il mondo arbitrale italiano.
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