Il tecnico neo campione d’Italia ha voluto fissare per sempre sulla sua pelle l’impresa sportiva: spunta un retroscena
E chi l’avrebbe mai detto. Un uomo come lui, cresciuto a pane e pallone, non troppo incline al palcoscenico, tanto meno alla visibilità frivola, che si fa un tatuaggio. Incredibile a dirsi. Qualcuno si è subito affrettato a dire che evidentemente Stefano Pioli, altro anti-personaggio per antonomasia, ha lanciato la moda. Ricorderete che il tecnico rossonero, omaggiando una promessa fatta al figlio, si fece fissare sulla pelle il Tricolore conquistato col Milan nel maggio 2022. Luciano Spalletti non ha voluto essere da meno.
La notizia, considerando l’incredibile piega che ha preso il futuro del tecnico di Certaldo, è passata effettivamente un po’ in secondo piano. Non troppo pubblicizzata nonostante nasconda un grande gesto che l’allenatore ha racchiuso nel disegno che il tatuatore Valentino Russo, diventato subito celebre, ha fatto sul braccio sinistro del toscano.
Del resto la città di Napoli, ed in generale tutti gli addetti ai lavori, sono ancora scossi dall’ormai quasi certezza che Spalletti interromperà il suo rapporto col club che lo ha fatto grande, e che lui stesso ha fatto diventare grande, giusto alla fine di questa stagione. Un’annata che ha visto probabilmente il più bel Napoli di sempre. Una squadra che ha incantato l’Italia e l’Europa con un gioco spettacolare. Il giocattolo però è destinato ad essere riconsegnato al negozio: sembra davvero finita tra il club azzurro e lo stratega toscano.
Dicevamo dell’artista Valentino Russo, che già aveva ‘operato’ sul braccio del capitano Giovanni Di Lorenzo, che è intervenuto ai microfoni di RTL 102.5 per raccontare un curioso aneddoto riguardante il tatuaggio effettuato sull’allenatore. “All’inizio voleva fare i nomi dei figli e qualcosa inerente allo Scudetto: poi ha visto lo scudetto del capitano, che avevo fatto qualche giorno prima, e quindi l’abbiamo fatto uguale. Mi ha sequestrato la valigia e non voleva farmi andare via – ride, ndr – e io gliel’ho fatto gratis“, ha confessato.
Non è passata inosservato il fatto che accanto al ‘classico’ Tricolore, Spalletti si sia fatto tatuare il logo del Napoli. Per qualcuno un qualcosa di ‘ovvio’, considerando che il titolo è stato vinto con la formazione partenopea. Per molti altri invece, un chiaro segnale dell’amore incondizionato che il tecnico proverebbe per la città campana. E per quello che sarebbe potuto essere – cioè l’apertura di un ciclo vincente, fatto di altri trofei – e che invece, a meno di clamorosi ribaltoni, non sarà più.
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