Non è mica da questi particolari che si giudica il Pipita

L'Uomo Copertina by Stefano Tomassetti
L’Uomo Copertina by Stefano Tomassetti

Terzo calcio di rigore sbagliato su sei calciati. Non sarà un record assoluto, ma non è proprio un fatto così comune. Una maledizione, che ha colpito il Napoli da tempi non sospetti: anche Cavani non era certo un cecchino dagli undici metri, e ora sembra esserne vittima anche Gonzalo Higuaìn: l’argentino si ripete dopo gli errori con Chievo e Atalanta. Certo, sappiamo già come funziona, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore. Vero, verissimo. Soprattutto se il giocatore in questione, dopo qualche minuto di sbandamento, reagisce come di dovere. Ma è anche vero che metterli dentro, ogni tanto, sarebbe un tantino meglio. Così almeno da risparmiarsi 70′ di agonia assoluta.

Nel bene o nel male, tutto ruota attorno al Pipita. Giocatore stratosferico, dalla visione di gioco illuminante e dal fiuto del gol implacabile. Può essere già la sua partita dopo 4′ dall’inizio di Napoli-Milan: fallo netto di De Sciglio, rigore ed espulsione. 11 metri per poter già raccogliere i tre punti. E invece quel mostro di Diego Lopez gli nega la gioia del 27esimo gol stagionale. Il Napoli fatica, crea ma non colpisce. E il Milan, in un modo o nell’altro, si rende anche pericoloso. Gli incubi tornano ad impadronirsi del San Paolo. Higuaìn si batte, ci prova. Entrano Mertens e Gabbiadini e la musica cambia. A sbloccare la gara è Marek Hamsik, con un destro fulminante perfettamente incastrato fra la manona di Diego Lopez e il palo. Da lì in poi, troppo semplice. Il Pipita si prende la sua rivincita, esplodendo in porta un destro scacciapensieri: un gol che conferma, ancora una volta, la splendida intesa con quel Manolo così decisivo. Ed è proprio quest’ultimo, con un tacco tanto elegante quanto facile, a mettere la firma finale sul 3-0.

Ventisette gol in stagione, assist in quantità industriale per i compagni. L’universale Higuaìn farebbe le fortune di qualsiasi squadra, d’Italia, d’Europa e del mondo. Fortunatamente per il Napoli, l’errore di ieri dal dischetto non ha inciso sull’esito della gara. E lui, da grande calciatore qual è, si è reso comunque utile alla causa.
E poco importa se ne ha sbagliati tre in campionato. Alla prossima occasione sarà nuovamente lì, a sistemare il pallone sul dischetto bianco, senza paura. A spiazzare il portiere come solo lui sa fare.
Anzi, come solo i campioni sanno fare.

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

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