Â
Poco più di 500 chilometri in 90 minuti. Questa la distanza che divide Torino, dove ieri è andato in scena l’antico po’ della Juventus contro l’Empoli, vinto di misura per i bianconeri grazie ad un gol di Mandzukic, e Udine, teatro della sfida di un Napoli pronto a tornare in campo dopo la sosta per le nazionali, partendo da uno stadio difficile come quello friulano e contro una squadra che ha necessariamente voglia di dire qualcosa a questo campionato, per arraffare punti vitali in vista della salvezza.
“Dopo la sosta ogni partita può riservare insidie”. Il Sarri pensiero è chiaro, non varia di settimana in settimana: il Napoli ha davanti a sé otto finali ed ognuna di queste può riservare pericoli dietro l’angolo. Anche Udine, con una squadra che vorrà presentare al meglio al proprio pubblico il nuovo allenatore arrivato in Friuli una settimana prima dello stop. Gigi De Canio è uno che Napoli la conosce bene, ama la città e ne ha studiato la squadra; ovvio che vorrà fare lo scherzetto all’undici azzurro. Per poi conquistarsi anche l’affetto dei suoi tifosi. “Non so come facciano a stare in basso nella classifica con quella rosa” – continua Sarri – “Ma il cambio dell’allenatore li avrà rimotivati, dobbiamo fare molta attenzione”. In realtà alla prima sulla panchina bianconera De Canio non ha entusiasmato quanto ci si aspettasse; ma l’1-1 a Sassuolo potrebbe essere una giusta base da cui ripartire.
Se vuole inseguire ancora velleità scudetto, però, il Napoli non ha altri risultati oltre la vittoria, per rispondere alla Juventus di Allegri che ieri, ancora una volta, ha ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo contro l’Empoli di Giampaolo. “Ma è inutile guardare a quanto fanno loro, hanno guadagnato 58 punti sui 60 disponibili. In più giocano prima di noi, questo potrebbe essere un macigno e spero non condizioni le nostre prestazioni”, aggiunge il tecnico azzurro in conferenza stampa.
Ecco perchè Sarri si affiderà ancora una volta alla migliore formazione possibile. L’undici azzurro dovrebbe essere ancora quello che tutti conosciamo; dovrebbe, perché la sosta per le nazionali qualche scoria a Castel Volturno l’ha portata e il tecnico partenopeo dovrà farne i conti in vista di 90 minuti che saranno di pura battaglia. Reina dovrebbe essere tra i pali, nonostante le voci della vigilia, così come Hysaj che pare aver recuperato dalla botta alla caviglia. E in attacco? Sarri pare promuovere ancora la coppia Insigne-Higuain: “Lorenzo è un talento e l’ha dimostrato anche in nazionale. Gonzalo sta bene fisicamente e nel morale, ma dobbiamo capire quanto potrà dare dopo un viaggio di tanti chilometri”.
Dall’altra parte, il 3-5-2 udinese per ingabbiare gli azzurri è già partito, con il nuovo tecnico pronto a dare seguito a quanto fatto vedere in Emilia Romagna due settimane fa. In avanti potremmo anche vedere quel Duvà n Zapata che ha Napoli ha lasciato un ottimo ricordo prima di trasferirsi in prestito in Friuli, ennesima pedina intrecciata nella storia del calciomercato delle due formazioni; il colombiano si è già detto voglioso di essere in campo e, perché no, di farsi rimpiangere dagli azzurri.
La Dacia Arena, vero e proprio gioiellino dell’era Pozzo in Friuli, potrebbe fare la differenza; ecco perché centinaia di napoletani faranno capolino anche lì, ai limiti del paese, per dimostrare affetto e vicinanza e per esultare ancora, ad otto curve dal rettilineo finale.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
Â
Â
Â
Â
Â
Â
Â
Â
De Laurentiis punta alla Champions dopo i due Scudetti Non sarebbe sorprendente se il ciclo…
In scadenza a giugno, Conte può avere un altro rinforzo in anticipo: finalmente un vice…
Le ultime sugli azzurri in vista della sfida di sabato con l'Inter Conte non cambia,…
Il Napoli può dire addio a uno dei suoi senatori Maltempo, anzi tempesta in casa…
Gli azzurri vivono una fase molto delicata e spunta una clamorosa ipotesi per il futuro…
Volano gli stracci dopo la figuraccia in Champions contro il PSV Il Napoli è una…