È uno dei nomi più caldi dell’estate quello di Marco Sportiello, talento dei pali dell’Atalanta classe 1992, uno dei portieri italiani che reggeranno il futuro della porta azzurra nei prossimi anni. Dopo due anni da protagonista a Bergamo e con la giusta esperienza in A, oggi il profilo di Sportiello è uno dei più ambiti dai top club nazionali per il presente ed il futuro.
Un profilo che interessa molto anche al Napoli che, dopo aver toccato con mano le difficoltà fisiche di Pepe Reina e il vuoto alle spalle del portiere spagnolo, cerca già da tempo un sostituto che possa essere una certezza già oggi e per il domani della squadra di Sarri.
Ricostruiamo la vicenda: secondo quanto riportato nelle ultime settimane, il Napoli è una delle squadre più attente sul portiere nativo di Desio, tanto che sembrerebbe in dirittura d’arrivo la trattativa che dovrebbe portarlo agli ordini di Sarri.
I partenopei, sfruttando una opzione sul calciatore strappata già lo scorso gennaio, quando l’accordo tra Napoli e Atalanta portò in azzurro il giovane Alberto Grassi, hanno strada spianata verso l’estremo difensore e quindi l’offerta è già stata avanzata: 7 milioni di euro più una contropartita che coprirebbe l’Atalanta anche della perdita, quel Luigi Sepe che è di proprietà del Napoli.
Il ragazzo napoletano, classe 1991, è rientrato a Dimaro dopo il prestito alla Fiorentina dello scorso anno che non ha avuto l’esito sperato; tanta panchina e qualche errore di troppo – soprattutto comunicativo – l’hanno relegato a seconda scelta, voglioso subito di cambiare aria. Dopo i giorni a lavoro con Sarri, il Napoli non è così certo di volerci puntare nell’immediato, ma vorrebbe definire anche la sua situazione, non tenendolo in prestito ancora per un altro anno.
Ma Sportiello non è incedibile, o almeno non è incedibile a determinate cifre. Secondo quanto appreso dalla redazione di Napolicalciolive, l’Atalanta non è convinta dall’offerta del Napoli e non vuole accettare contropartite.
La dirigenza sa bene che il calciatore è voluto da molti grandi club e, in caso di cessione, vorrebbe almeno monetizzare il più possibile.
I nerazzurri sembrano, però, avere il coltello dalla parte del manico: non c’è alcuna necessità di vendere, le casse societarie non hanno bisogno di nuovi introiti, quindi non c’è alcuna fretta.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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