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Poche ore, poi anche il weekend senza campionato sarà ormai acqua passata. Tra stasera e domani le nazionali in giro per il mondo concluderanno il miniciclo di gare per le qualificazioni ai prossimi Mondiali ed i calciatori potranno far ritorno nei rispettivi club. Ad attenderli, altrove come a Napoli, ci sarà il Maurizio Sarri di turno; il tecnico napoletano è a Castel Volturno e non ha smesso di lavorare in questi giorni, ma la sconfitta con l’Atalanta all’ultima di campionato prima della sosta ha instillato in lui il senso d’ansietà tipico degli allenatori che non sanno stare con le mani in mano. Castel Volturno è stato il centro degli ordini azzurri in questa lunga settimana, Sarri ha avuto materiale con cui lavorare ed ora dovrà allargare il discorso ai rientranti. C’è da migliorare molto, perfezionare qualcosa; i passi falsi come in casa dell’Atalanta non saranno più ammessi, in più una Champions che torna rombante e già vuole esprimersi decisiva, in un secondo ciclo di ferrò che la dirà lunga sul primo bilancio stagionale e non vedrà protagonista Arkadiusz Milik, uno dei migliori fin qui e messo fuori combattimento dall’infortunio al ginocchio di ieri.
Sette gare in ventuno giorni e stavolta non ci sarà calendario clemente che tenga. In campionato sarà il momento della verità: si comincia tra sei giorni al San Paolo, quando a Fuorigrotta arriverà la Roma di Spalletti, terza e ad un punto dal Napoli, galvanizzata dall’ultimo successo sull’Inter e spinta dall’interesse della corsa alla Juventus, cinque punti più su.
Anche in Champions si deciderà molto: dopo la Roma, nell’infrasettimanale europea arriva a Napoli anche il Besiktas. La squadra turca è attualmente seconda del girone ed una ipotetica vittoria azzurra metterebbe i partenopei in condizioni ottimali per affrontare le successive gare. Sempre contro i turchi, infatti, si giocherà in questo mese, ma la prima di ritorno sarà trasferta in casa avversaria e l’atmosfera non aiuterà per niente gli azzurri.
Tra Torino ed Istanbul, quindi, a tre giorni di distanza l’una dall’altra, si deciderà gran parte di questa prima fase stagionale azzurra; vincere – o comunque non perdere – è l’imperativo per poter poi volare a testa alta fino alla sosta natalizia.
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A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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