La testa è forse già a Lisbona, ma nel frattempo gli occhi sul campionato ancora c’erano. Il Napoli si è già messo alle spalle la super sfida dello scorso venerdi, il tondo 3-0 e il successo contro l’Inter. Con l’europa che conta da giocare, crogiolarsi su allori e meriti è un’attività, un lusso che non puoi concederti. C’è da giocare poche ore dopo, prepararsi e riconfermarsi, ancora una volta. Lo sa il Napoli, lo sa Sarri; si stanno preparando a Castel Volturno, oggi partiranno per il Portogallo, ma nel frattempo la domenica calcistica azzurra si è chiusa in attivo, con un quarto posto in classifica e 4 punti di distanza dalla coppia Roma-Milan che occupa il secondo posto.
E al prossimo turno sarà proprio sfida tra giallorossi e rossoneri.
Sono attesi nel pomeriggio a Lisbona, allenamento poi conferenza, ventiquattrore prima, o poco più, di una sfida che potrebbe dare un senso (o quello opposto) alla stagione intera di questo Napoli.
Non sarà facile uscire indenni dal Da Luz, ma in Portogallo gli azzurri si presenteranno da quarti in classifica, non più settimi come qualche giorno fa.
L’Atalanta ha lasciato il passo dopo la gara dello Juventus Stadium, la Lazio ha perso il derby di Roma e pure il Torino si è fermato a Genova; tutti risultati che permettono al Napoli il sorpasso in classifica ed una settimana col sorriso, aspettando le gare del prossimo weekend che, sulla carta, sembrano abbastanza importanti.
Per domenica, però, manca ancora tantissimo. Prima, sul cammino del Napoli, ci sarà una gara a Lisbona che per tutto l’ambiente significherà tanto.
I lusitani hanno perso l’ultima sfida giocata in campionato, 2-1 in casa del Maritimo, forse con la testa anche loro alla Champions.
Vincere sarà importante per questo Napoli, ma ancora più importante sarà probabilmente non perdere; avere due risultati su tre è un’arma importante, ma che può presentare anche il rovescio della medaglia e più di un’insidia.
Sarri vuole un Napoli pronto, cattivo, arrembante, alla caccia del risultato, come se vincere fosse l’unico modo per uscire indenni e continuare il sogno; nel corso della sua gestione la squadra ha dimostrato di non saper gestire le gare con tranquillità, ma di essere straripante quando fa suo il pallino del match.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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