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IL MITO – Insigne da urlo negli occhi di Maradona

Insigne ©Getty Images

 

A partita appena iniziata, portando la tua squadra in vantaggio al Santiago Bernabeu e con un gol pazzesco. Davanti agli occhi di Diego Armando Maradona, nello stadio che applaudì senza sosta anche Alex Del Piero, i suoi due miti d’infanzia.
Insomma, gli ingredienti c’erano tutti per rendere Lorenzo Insigne il ragazzo più felice del mondo in un’unica serata. Peccato solo che la gara non si sia chiusa lì, che il Napoli abbia incassato la rimonta e che il Real Madrid sia andato dritto sul 3-1, un risultato che, pur lasciando qualche speranza, complica le cose dei ragazzi di Sarri, ora attesi da una rimonta storica nella gara di ritorno.
Ma nel brutto risultato del Bernabeu, qualcosa di positivo resta; il Napoli c’è stato e ha guardato negli occhi il Real spesso, quasi da pari grado, anche se pari grado non è. E lo sappiamo.
E poi proprio lui, Lorenzo Insigne, che con un lampo ha per un attimo fatto impazzire tutti i tifosi napoletani in giro per il mondo, da Napoli a Madrid e ritorno.

GOL E FASCIA DA CAPITANO

Eppure la sua gara non era cominciata benissimo: se la deve vedere con Kroos, Casemiro, Modric e pure Carvajal, dal suo lato passare non è facile. Il primo controllo è errato, poi perde banalmente un possesso, ma alla prima occasione utile si inventa la giocata del suo anno, l’ennesima perla di questa stagione. Il portiere di casa non crede ai suoi occhi, perché non sono solo le sue colpe ad aver favorito quel gol.
La rete trasforma il napoletano, che ora gonfia il petto ed è veramente d’aiuto alla squadra; per tutto il primo tempo resta nel vivo della manovra, si accentra quando scambia posizione con Mertens, prova ad inventare per Callejon e Hamsik la palla giusta.
Il Real va avanti nella ripresa, ma con le sue mille chiusure difensive, Insigne evita più volte il peggio dalle parti di Ghoulam.
Hamsik esce, sostituito da Milik, il Napoli cambia pelle passando al 4-2-3-1 e capitano: ora la fascia è sua e in quel 4-2-3-1 fa il vertice alto alle spalle della punta polacca, con ai lati Mertens e Callejon. I gradi di capitano sempre negli occhi di Diego, che quella fascia lì la conosce, prova ad inventarsi qualcosa, ma nel finale il Napoli non è capace di siglare la seconda rete di serata: Ghoulam e Mertens vanno alti, Callejon è in fuorigioco. Insigne è l’ultimo ad arrendersi e tra i primi a salutare i napoletani giunti in aiuto fino al Bernabeu.

La sconfitta è pesante, ma non impossibile da recuperare: e al San Paolo sarà protagonista due volte, sperando di potersi ripetere ancora e di sorprendere anche Diego, dallo stadio o davanti alla Tv.

 

 

a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

Gennaro Arpaia

Iscritto alla facolta di Giurisprudenza della Federico II Napoli. Giornalista pubblicista iscritto all'albo da giugno 2013.

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Gennaro Arpaia

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