Finalmente Arek. Due parole che saranno balenate nella testa di tutti i tifosi del Napoli al 84′ della sfida di ieri giocata sul campo del Sassuolo. Sarri gli ha infatti dato fiducia nuovamente a gara in corso per uno spezzone della massima importanza. Il Napoli era infatti sotto in terra neroverde e le possibilità di rimonta apparivano sempre più remote. Ad una manciata di minuti dal novantesimo ci ha pensato però proprio il polacco ex Ajax a rimettere le cose in parità, evitando un KO che in campionato non era più abitudine partenopea. Il pallone giusto, in mischia, ed Arek fa 2-2. Una girata perfetta che iscrive finalmente Milik sul tabellino dei marcatori a distanza di tanto, troppo tempo dall’ultima volta. L’ultimo gol in azzurro del classe 1994 risale infatti al 28 settembre 2016 quando Milik trafisse su rigore il Benfica in Champions League. In campionato bisogna invece tornare indietro addirittura fino al 17 settembre, giorno della doppietta al Bologna.
Milik, l’arma tattica di Sarri
Un gol pesantissimo quello del polacco per il morale ancor più che per la classifica degli azzurri che per la verità non subisce particolari benefici. Milik invece esce finalmente felice e rafforzato dalla sfida al Sassuolo, come dichiarato anche nel post-partita a Kiss Kiss Napoli. L’ex centravanti dei ‘Lancieri‘ ora può seriamente divenire l’arma in più di Sarri sia dal primo minuto che a gara in corso. Difficile però togliere Mertens dall’undici titolare, motivo per cui lo stesso Milik ieri a Radio Kiss Kiss Napoli aveva ricordato: ” Tutti sanno come giocavamo prima dell’infortunio, con me o con Dries il Napoli può giocare nello stesso modo, certo siamo due giocatori diversi strutturalmente ma il gioco non deve cambiare, siamo forti e la cosa importante è vincere, da qui alla fine proveremo a farlo”. Due volti della stessa medaglia ma con caratteristiche differenti: Maurizio Sarri potrebbe aver estratto l’asso dalla manica.
di Giuseppe Barone Follow @Giuseppe7Barone
