Trentatré anni da quando Diego Armando Maradona sbarcò a Napoli e calcò per la prima volta l’erbetta dello Stadio San Paolo. Tre decenni e poco più da quando il popolo partenopeo accolse colui che con la maglia azzurra divenne il calciatore più forte di tutti i tempi. E proprio oggi la città è pronta a festeggiarlo e ad omaggiarlo donando al Pibe de Oro la cittadinanza onoraria di Napoli. Durante la conferenza stampa tenutasi ieri, Maradona ha confessato di sentirsi un cittadino napoletano dal primo giorno in cui è arrivato all’ombra del Vesuvio dichiarandosi fiero di ricevere questo riconoscimento. Un’onorificenza che arriva a pochi mesi, come raccontato nelle news Napoli, dai festeggiamenti per il trentennale dal primo scudetto azzurro.
Napoli, Maradona leader e capitano del primo scudetto azzurro
10 maggio 1987, una data che tutti tifosi del Napoli non dimenticheranno mai. Al San Paolo, gli azzurri allenati da Ottavio Bianchi ospitano la Fiorentina da primatisti in classifica inseguiti dall’Inter. Carnevale porta in vantaggio i partenopei, la sua rete però viene pareggiata da un calciatore che da quel momento farà a sua volta la storia della Serie A: Roberto Baggio. 1-1, ma da Ascoli dove sono impegnati i nerazzurri arrivano notizie confortanti. La squadra milanese viene sconfitta dai bianconeri e al triplice fischio dell’arbitro può scoppiare la festa del Napoli. Un campionato meritato dagli azzurri che, guidati dalla classe pura ed elegante di Maradona, hanno comandato la classifica fin da quando ne hanno preso possesso: ovvero nella gara del 9 novembre a Torino contro l’allora capolista Juventus. La squadra capitanata dallo storico numero 10 argentino trionfa per 3-1, sorpassa i bianconeri in vetta alla Serie A e non mollerà più un centimetro.
Al triplice fischio del direttore di gara, un festante Maradona fa il giro di tutto lo Stadio San Paolo portato in trionfo come un eroe dai suoi tifosi e dai suoi compagni di squadra. “La festa più importante della mia vita”, dichiarò El Pibe durante la festa sul campo prima di trasferirla all’interno dell’impianto. Negli spogliatoio la festa è immensa, indimenticabile e tutta nel segno del Diez. Tutta la rosa del Napoli esulta e salta sotto le note di “Oh mamma mamma mamma, ho visto Maradona” e l’argentino diventa ancor più protagonista quando si appropria del microfono e comincia ad intervistare il suo esercito azzurro. Toccanti le parole di Beppe Bruscolotti che rivela la promessa fattagli da Maradona nel momento in cui gli cedette la fascia di capitano: “Nel giro di un paio d’anni porterò lo scudetto a Napoli come capitano”. La leggenda del calcio mondiale e partenopeo chiuderà quel campionato con 10 reti, ma soprattutto con la consapevolezza di aver fatto qualcosa che resterà scolpito nella mente di tutti i napoletani.
a cura di Emanuele Catone (Twitter @CatoneEmanuele)
