Maradona: “Sono un cittadino di Napoli dal primo giorno. 10 ad Insigne in un solo caso”

Maradona
Maradona © Getty Images

Giornata particolare per l’ex campione azzurro Diego Armando Maradona. Lo storico numero 10 del Napoli riceverà la cittadinanza onoraria. Un ritorno tanto atteso per l’argentino che aveva lasciato la città appena una manciata di mesi fa. Domani sera il vero e proprio Maradona Day, con il conferimento in piazza ‘Plebiscito della cittadinanza onoraria. Intanto direttamente dalla sala stampa di Villa D’Angelo ‘El Pibe de Oro’ ha parlato ai media presenti. Per l’evento del pomeriggio sono stati invitati, tra gli altri, anche il sindaco De Magistris e l’assessore allo sport Ciro Borriello. A prendere la parola per primo è Siani: “Domani sarà una trasmissione per ricordare anche tutti i grandi di Napoli. Prima del pensiero che tutti i napoletani daranno a Maradona, ci sarà la possibilità di conoscere i personaggi che sono rimasti nel nostro cuore. Condurranno Gigi e Ross, con Serena Rossi. Ci saranno gruppi musicali all’avanguardia. E anche la possibilità di poter stare su un palco così prestigioso per me sarà motivo di orgoglio. E’ molto emozionante stare con Diego. Pensate, è bello anche quando mangia gli spaghetti. Questa è la sensazione che io ho. Ci stava a cuore la sicurezza dell’evento ma la gestione è importante. Mi auguro che tutto possa andare per il meglio, perché c’è stata grande attenzione nella preparazione”.

Maradona napoletano dal primo giorno

Ha preso poi la parola lo stesso Maradona: “Grazie a tutti. Oggi sono cittadino di Napoli. Io la cittadinanza di Napoli già l’avevo il primo giorno che ho messo la maglia numero 10 azzurra. Non potevo mancare a questa festa. Ho corso tanto dietro la palla per far grande il Napoli, come oggi. Dico grazie anche ai miei compagni, perché senza di loro non avremmo vinto. Voglio ringraziare a tutti quelli che hanno reso possibile questa cittadinanza. Un grazie anche a mia madre, che se n’è andata e io sono molto triste per questo ma devo sorridere perché lei lo vuole. Questa cittadinanza è per lei, per mio padre e per tutti i napoletani. Io ricordo un San Paolo pieno, ma purtroppo non l’ho visto più. Domani sarà per me un giorno di quelli che non si dimenticano mai più. Se qualcuno dice che sono venuto per soldi, volevo dire che io la cittadinanza l’ho guadagnata sul campo. Sono tranquillo perché solo a Napoli posso fare quello che voglio. Questa cittadinanza già l’avevo sognata“.

Il Napoli di oggi e la 10 di Maradona

‘El Pibe de oro’ ha poi continuato sulla numero 10 e sul Napoli di oggi: ” Se Lorenzo fa più gol di me, che la metta pure… Scudetto? Credo che questi ragazzi ora abbiano l’esperienza giusta per fare punti importanti nel prossimo campionato. Senza quei punti persi già l’anno scorso saremmo stati campioni noi. Credo sia il momento giusto per tutti, da Sarri a Reina. È il momento giusto per il Napoli per dimostrare che senza lo squadrone che avevamo noi, senza di me, si può vincere lo scudetto.”

Sul cachet invece: “Giuro su mia madre che nessuno è mai venuto ad offrirmi soldi. Quando mi hanno proposto la cerimonia ho detto solo “Va bene, la facciamo”. La società è malata, pensa sempre che ci siano di mezzo i soldi. Con me non funziona così. I soldi li ho preso quando giocavo, ora prendo solo ciò che mi pagano a Dubai. Ma le accuse non mi sorprendono. Mi piacerebbe conoscere chi ha messo in mezzo queste voci. A Napoli mi riconoscono anche i ragazzini che non m’hanno visto giocare. È un orgoglio che mi porto dentro e mi fa felice”.

Il duello con ADL e il record di Hamsik?

Maradona ha chiarito il proprio rapporto con De Laurentiis prima di parlare del record di goal seriamente a rischio visto il bottino di reti di Marek Hamsik: “Quando ho saputo della cerimonia ho detto immediatamente si. Non ho pensato a De Laurentiis o al Napoli. Ma non facciamone un problema ogni volta. Sono sempre disposto a parlare con De Laurentiis, vedemmo la partita insieme a Madrid e mi sorprese per la conoscenza calcistica. Il record di gol? I record sono fatti per essere battuti, non c’è alcun problema. Ne faccia altri venti di gol Hamsik se questo può aiutare il Napoli a vincere. Gli manderò i miei auguri quando mi supererà”.

Infine l’argentino ha chiuso: “Non mi spaventano le critiche. Nella mia vita ho fatto sempre ciò che volevo e ne ho comunque pagato le conseguenze. Mi sono divertito”.

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