Un inizio di stagione condizionato da alti e bassi, quello che sta vedendo protagonista Pepe Reina. Il portiere spagnolo alterna buone prestazioni a giornate meno che sufficienti, dove il suo apporto e la sua prontezza di riflessi avrebbero consentito al Napoli di ingranare quella marcia in più che sarebbe potuta servire. E’ successo in Champions League, a Charkiv, contro lo Shakhtar Donetsk: prima il gol sul suo palo, poi l’uscita a metà sul secondo gol degli ucraini. E’ capitato in campionato contro la Lazio, dove Reina è intervenuto quasi a metà campo su Immobile rischiando l’espulsione. Ed è successo anche ieri contro la Spal in occasione del gol di Viviani su punizione, centro realizzato proprio sul palo coperto dallo spagnolo.
Prestazioni necessariamente da migliorare. Concentrazione, reattività e voglia di fare bene: sono gli ingredienti che Reina deve ritrovare e gettare nel suo calderone per tornare ad essere decisivo. Così come lo è stato nelle gare contro Verona e Bologna. I trentacinque anni sulla carta d’identità iniziano farsi sentire, ma l’esperienza e la fame di calcio sono più forti. Reina deve riconquistare fiducia e lavorare sui suoi errori. Con il possibile lungo stop di Milik, tutta la squadra è chiamata ad uno sforzo ancor più netto per sopperire all’assenza del polacco. Reina dovrà ridurre al minimo le indecisioni mostrate in campo nelle ultime uscite e rendersi protagonista di grandi prove, così come ha abituato da sempre i tifosi partenopei. Il Napoli ha bisogno anche di Reina.
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