Sarri-Chelsea, la bufala che arriva da Londra

Nulla si sa di certo sul destino di Sarri dopo l’addio al Napoli. Gli unici che sembrano avere le idee chiare sono coloro che pubblicano fake news

Sul futuro di Maurizio Sarri vige ancora la massima incertezza. Dopo che nelle scorse settimane si era parlato insistentemente di un suo approdo allo Zenit San Pietroburgo e soprattutto al Chelsea, negli ultimi giorni appare sempre più probabile un anno sabbatico per l’ex mister del Napoli. Una circostanza questa che pare essere stata mal digerita dai tifosi inglesi, notevolmente a favore di un cambio allenatore che vedesse il tecnico toscano al posto di Antonio Conte. Insomma i sostenitori dei Blues non ci stanno e i social insorgono nei confronti delle notizie in merito al possibile mancato approdo a Stanford Bridge di Sarri. Anche i cosiddetti insider sembrano continuare a credere fortemente nell’arrivo dell’ex condottiero degli azzurri. Una speranza che induce gli stessi a pubblicare indiscrezioni palesemente non veritiere pur di indurre i supporter della società londinese a ritenere prossima la firma del tecnico italiano con la squadra di proprietà di Abramovich.

Napoli, fake news inglesi su Sarri al Chelsea

Si tratta di vere e proprie illusioni, come quella pubblicata pochi minuti fa su Twitter da parte di un noto account che dichiara di essere vicino alle vicende di mercato del Chelsea. Stiamo parlando di @ChelseaAdvisor, al secolo Transfer News, che pur di portare acqua al mulino della propria tesi si è spinto addirittura a falsificare una foto allegata al seguente testo senza alcun riscontro che abbiamo tradotto: “Ecco qui ragazzi, avete voluto la prova che Sarri fosse a Londra. Questa foto è stata scattata fuori da un hotel di Londra. Come ho detto due settimane fa questo affare è fatto. Conte è l’unico problema in questo momento”. Peccato che l’immagine, che vede sua moglie guidare un’auto con il volante a destra, sia stata modificata da una precedente scattata in Italia, una settimana fa circa e “rivoltata” grazie a PowerPoint come dimostrato qui sotto.