Forza fisica, intelligenza tattica e una buona capacità di palleggio. Con la cessione di Jorginho al City, Amadou Diawara potrebbe diventare il fulcro del gioco del Napoli targato Ancelotti.
Voglia di rivalsa. Amadou Diawara vuole dimenticare in fretta l’ultima stagione in maglia azzurra con il cambio di allenatore (da Sarri ad Ancelotti) che potrebbe diventare funzionale per la sua definitiva consacrazione. Soltanto 642 minuti collezionati in campionato con l’unico gol, decisivo, messo a segno contro il Chievo proprio allo scadere. Ed ora con l’arrivo dell’ex tecnico di Milan e Real Madrid Diawara potrebbe scalare rapidamente le gerarchie a centrocampo vista anche la contemporanea cessione di Jorginho al Manchester City. Classe 1997, l’ex Bologna ha attirato gli interessi dei top club europei nonostante lo scarso minutaggio. Nei mesi scorsi il Tottenham (e non solo) avrebbe formulato un’offerta importante alla società partenopea per il guineano, ma De Laurentiis ha rispedito immediatamente la richiesta al mittente.
Il Napoli ha intenzione così di puntare fortemente su di lui a partire dalla prossima stagione. Ancelotti, inoltre, lo potrebbe utilizzare sia come vertice basso in un centrocampo a tre abbinando così qualità a quantità oppure il centrocampista azzurro sarebbe utile in un centrocampo a due con compiti più difensivi rispetto al suo compagno di reparto.
Diawara Napoli, la consacrazione definitiva
Ragazzo perbene, giocatore di prospettiva importante: Amadou Diawara potrebbe consacrarsi definitivamente sotto la gestione di Ancelotti, che ha lanciato tanti calciatori giovani nel corso della sua lunghissima e gloriosa carriera da allenatore. Il centrocampista del Napoli è stato convocato dallo stesso neo-tecnico della squadra azzurra per il ritiro di Dimaro in programma in Trentino a partire dal 10 luglio. Fin dai primi giorni di lavoro Ancelotti potrà conoscere meglio le qualità di Diawara, pronto a sorprendere tutti ancora una volta.
