Non sono Peter Crouch. Con questa battuta Dries Mertens ha spiegato in 4 parole cosa non va nella sua attuale situazione al Napoli.
E non sono soltanto i 32 centimetri di differenza che passano fra l’ariete inglese e il folletto belga. No. Alla base c’è tutta una filosofia diversa, c’è tutto il gap che passa fra il Napoli di Sarri e quello di Ancelotti. I cross dal fondo: con Ancelotti ne arrivano decisamente di più. E Mertens, che non è mai stato un centravanti in senso stretto, finisce per essere fagocitato dai difensori, in anticipo o in marcatura. Per questo non segna ormai da due mesi, per questo Ancelotti gli preferisce spesso Milik.
Per leggere altre notizie su Mertens —> CLICCA QUI
Ma Dries è un patrimonio tecnico del Napoli, un calciatore in grado di cambiare completamente volto alla squadra da un momento all’altro, a patto che lo si assecondi nel modo di giocare. E allora un’idea, magari a partita iniziata, potrebbe essere quella vista in emergenza contro la Juve. Palla a terra, 4-3-3 e Insigne e Callejon – o anche Zielinski – più vicini a lui, pronti a fraseggiare nello stretto come ci avevano abituato negli anni scorsi. Una variante tattica importante, con un Mertens in più nel motore. Per avere più soluzioni, per un Napoli un più imprevedibile.
LEGGI ANCHE —> Napoli, Mertens a secco nel 2019: il belga spiega il motivo dell’astinenza da gol
De Laurentiis punta alla Champions dopo i due Scudetti Non sarebbe sorprendente se il ciclo…
In scadenza a giugno, Conte può avere un altro rinforzo in anticipo: finalmente un vice…
Le ultime sugli azzurri in vista della sfida di sabato con l'Inter Conte non cambia,…
Il Napoli può dire addio a uno dei suoi senatori Maltempo, anzi tempesta in casa…
Gli azzurri vivono una fase molto delicata e spunta una clamorosa ipotesi per il futuro…
Volano gli stracci dopo la figuraccia in Champions contro il PSV Il Napoli è una…