Arsenal-Napoli, stampa inglese impaurita: “Che sfortuna i Gunners”

Dopo il sorteggio di Europa League che ha decretato per i quarti la bellissima sfida Arsenal-Napoli, la stampa inglese si mostra unanime nel suo giudizio.

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Come ormai noto, si giocherà Arsenal-Napoli ai quarti di finale di Europa League. E se da parte della piazza azzurra l’accoppiamento è stato accolto con umori alterni, a Londra e dintorni non sembrano affatto contenti di aver preso il Napoli. La compagine allenata da Carlo Ancelotti è una delle favorite annunciate per la vittoria del titolo, e difatti la stampa inglese non accoglie affatto l’abbinamento uscito fuori dall’urna di Nyon per la squadra guidata da Unai Emery. Le stesse sensazioni si sono avute anche a Napoli, ma qui c’è anche la consapevolezza di poter assistere ad una grande sfida europea. Lo stesso Ancelotti ha parlato di “gara affascinante”, che vedrà gli azzurri prontissimi ed estremamente carichi. Del resto contro le inglesi spesso gli azzurri si sono comportati bene, almeno nei confronti in casa. E poi l’Arsenal sembra soffrire i big match.

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Arsenal-Napoli, stampa inglese niente affatto contenta

Ad ogni modo, i tabloid d’Oltremanica non sono felici, tanto che si parla di vero e proprio “sorteggio horror”. il Daily Mail parla di “sorteggio duro per l’Arsenal: ai quarti c’è il Napoli“. Stesso tenore per il Daily Mirror: “L’Arsenal di fronte alla difficile sfida al Napoli”. Il Guardian è meno sensazionalista, ma non per questo più fiducioso: “Europa League: l’Arsenal alla prova Napoli”. È il ‘The Sun’ a calcare di più la mano sull’esito dell’estrazione dei bussolotti: “Sorteggio horror: l’Arsenal affronta il Napoli”. E su questa falsariga c’è anche il Daily Telegraph: “Sorteggio da incubo per l’Arsenal, che pesca il Napoli”. Segno insomma che la squadra azzurra è ormai considerata una solida realtà internazionale, alla luce del suo gioco veloce, propositivo e molto ben organizzato. Che anche in caso di sconfitta è riuscito a lasciare ottime impressioni nell’opinione pubblica e negli addetti ai lavori.

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