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Napoli, da Reja a Mazzarri: tutti i ‘Ferguson’ del presidente

Aurelio De Laurentiis Getty Images

Napoli Ferguson – De Laurentiis ha più volte dichiarato di voler creare progetti lunghi e duraturi con i suoi allenatori, chiamando in casa lo scozzese.

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“Ancelotti si è integrato, lo voglio a vita nel mio progetto. Alla Ferguson“. Non è la prima volta che lo sentiamo dire dal patron del Napoli Aurelio De Laurentiis, che ha praticamente dichiarato amore eterno al suo allenatore, Carlo Ancelotti appunto. Il tecnico di Reggiolo sta offrendo alla tifoseria napoletana un gran calcio e buoni risultati, con l’Europa League che è diventata concreto obiettivo stagionale. Al di là dei traguardi e degli obiettivi, però, il proprietario di Filmauro ha calcato un altro aspetto fondamentale e che lo ha probabilmente spinto a dichiarare il suo desiderio di una permanenza a vita dell’allenatore: il modo di fare. E’ l’approccio al calcio di ‘Carletto’ che ha convinto ADL che è lui quello giusto per il presente e per il futuro. Ma il numero uno del club non è nuovo a certe ‘promesse’, e di Ferguson, dalle parti del Vesuvio, ne sono passati diversi negli ultimi anni. Tutto ebbe inizio con Edy Reja, il tecnico che riportò il Napoli in Europa partendo dalla Serie C.

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Napoli Ferguson, il paragone anche con Benitez e Sarri

Su di lui il presidente azzurro puntava molto, tanto da dichiarare più volte di volerlo a vita come Sir Alex con lo United, ma il suo ‘mandato’ durò dal 2005, quando approdò nel club per sostituire Ventura, il primo tecnico dell’era ADL (col quale anche si promise di avere un rapporto duraturo relegandogli un ruolo dirigenziale per il futuro), al 2009, quando fu esonerato e sostituito da Donadoni. Il secondo ‘Ferguson’ di De Laurentiis è invece Mazzarri, il toscano che ha fatto grande il club e che ha portato in bacheca il primo trofeo della società dopo il fallimento, la Coppa Italia nel 2012. Ma anche per lui la missione napoletana è durata circa 4 anni, dal 2009 al 2013. E’ arrivato poi Benitez, col quale si progettava una ‘cantera’ in stile Barcellona ed una lunga permanenza, ma dopo soli due anni tutto è andato in fumo. Il più recente, prima di Ancelotti, è infine Maurizio Sarri. Appena arrivato De Laurentiis disse: “Il contratto è di un anno più opzione, ma spero possa rimanere per sempre”, e dopo tre anni e tanti litigi anche questa storia è terminata. La domanda è lecita: con Ancelotti si ripeterà la stessa storia oppure, stavolta, le intenzioni del patron sono serie? Soltanto il tempo darà una risposta a questa domanda, intanto la città ed i tifosi del Napoli si godono un nuovo idolo, uno che non teme la parola ‘vincere’.

Marco D'Amiano

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