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Napoli-Cagliari, Ancelotti contro Maran: tre motivi per non sottovalutare i sardi

Napoli-Cagliari, Ancelotti sfida Maran e guai a sottovalutare i sardi: i rossoblù vogliono stupire tutti, a partire dalla sfida contro il Napoli

Carlo Ancelotti (Getty Images)

Non chiamatela provinciale. La formazione di Rolando Maran è stata una delle reginette dell’ultimo calciomercato e ha un solo obiettivo: stupire. Il Cagliari ha rivoluzionato la propria rosa attraverso investimenti importanti e attraverso un lavoro certosino svolto durante l’ultimo ritiro di precampionato. I sardi hanno come obiettivo massimo quello di attaccare la zona Europa League e i risultati, adesso, sembrano indirizzati verso la strada giusta. Due sconfitte e due vittorie, Maran vuole il colpo grosso al San Paolo, ma dall’altra parte ci sarà il Napoli di Carlo Ancelotti, desideroso di dare continuità alla prestazione di Lecce. E poi diciamo lapalissiana: vincere all’ombra del Vesuvio, ma guai, guai veri a sottovalutare una squadra come quella di Maran…

Napoli-Cagliari, tre motivi essenziali per non sottovalutare i sardi

La sfida contro il Cagliari, tuttavia, non sarà una possibile sfida trappola (poi scongiurata) come quella contro il Lecce. Il Napoli sa bene che dinanzi troverà un avversario agguerrito e voglioso di stupire, e pertanto i passi falsi dovranno essere azzerati. La formazione di Maran ha tre motivi per essere temuta: il primo, lo stile di gioco e le caratteristiche dei propri interpreti. Nonostante la mancanza per infortunio di Radja Nainggolan, i sardi possono contare su un undici titolare fisico e strutturato, abituato a giocare un calcio fisico, aggressivo e tutto teso a sfruttare i rapidi capovolgimenti di fronte.

Il secondo motivo riguarda lo status mentale delle due formazioni: il Napoli di Ancelotti ha ancora tante partite da affrontare dinanzi a sé, con un tour de force che vedrà impegnati gli azzurri una volta ogni tre giorni, fino a novembre inoltrato. Il Cagliari, invece, ha meno preoccupazioni in tal senso e rischia, inoltre, di avere qualche motivazione in più rispetto al Napoli. Motivazioni che vanno ricercate nell’aspra rivalità (a senso unico) che l’ambiente rossoblù vive verso quello napoletano.

Il terzo ed ultimo motivo è la presenza di Giovanni Simeone: due reti nelle ultime tre partite e quel conto aperto contro il Napoli, cominciato da quel nefasto aprile del 29 aprile 2018. L’attaccante argentino ha segnato soltanto tre reti in carriera agli azzurri, tutte in quel Fiorentina-Napoli che cancellò la clamorosa rimonta Scudetto dei campani. E da allora, ammettiamolo, averlo contro fa sempre venire i brividi.

 

Alessandro Montano

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