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Spal-Napoli, tre motivi per temere gli uomini di Semplici

Spal-Napoli, una sfida che rappresenta una grande occasione per gli azzurri, ma occhio agli uomini di Semplici

Spal (Getty Images)

In un weekend che sembra essersi messo nelle condizioni giuste per risultare positivo al Napoli, Ancelotti non vuole scherzi o passi falsi, e spera di tornare grande a Ferrara contro la Spal. Dopo i pareggi maturati ieri di Juventus e Inter, rispettivamente contro Lecce e Parma, il tecnico emiliano sa che, quella contro i ferraresi, sarà una gara importante e quasi decisiva per il trend di questo campionato. Con una vittoria, il Napoli si riporterebbe a meno tre dall’Inter e a meno quattro dalla Juventus, ad un tiro di schioppo, in pratica, dai piani alti della classifica. E dopo le vittorie arrivate contro Hellas Verona e Salisburgo, Ancelotti è speranzoso di vedere il proprio Napoli confermare quanto di buono visto negli ultimi 180 minuti di gioco. Attenzione, però, alla formazione di Leonardo Semplici: nonostante la posizione in classifica, la Spal resta un avversario davvero ostico, soprattutto in casa.

Spal-Napoli, tre motivi per temere gli uomini di Semplici

Guai a sottovalutare, dunque, la Spal di Leonardo Semplici. Certo, la stagione è partita in maniera negativa rispetto alle ultime due, complici anche i tanti infortuni che ne hanno falcidiato le risorse. Eppure, la formazione ferrarese resta un avversario temibile, per ben tre motivi e il primo è certamente il Paolo Mazza. Affrontare la Spal in casa è davvero complicato: nonostante le cadute interne contro Atalanta e Lecce, la formazione di Semplici ha costruito negli ultimi anni i propri campionati con l’ottimo rendimento casalingo. E il Napoli ha sempre sofferto le sfide di Ferrara (2-3 nel 2017, 1-2 nel 2019), vincendo sempre all’ultimo respiro. Il secondo motivo sta nell’organizzazione stessa e nell’identità della Spal: nonostante la rosa sia stata dimezzata dai tanti infortuni illustri (Di Francesco, Fares, ecc. ecc.) Semplici ha dato un gioco chiaro e ben codificato alla propria squadra. Un gioco capace di adattarsi anche sull’avversario, mettendone a nudo eventuali debolezze e falle di sistema. Il terzo motivo, invece, risiede perlopiù nel Napoli: gli azzurri sono reduci dalle fatiche di Champions e la rosa sembra essersi ristretta dopo i tanti stop fisici arrivati in difesa. Ecco allora, che bisognerà sperare in una grande tenuta fisica e mentale dei campani dopo l’impresa di Salisburgo.

Alessandro Montano

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