Il Napoli giocherà la partita di Champions contro i Rangers senza Osimhen e probabilmente Lozano. Ecco la scelta di Spalletti per sostituirli
Il Napoli si prepara ad affrontare i Rangers Glasgow nel secondo turno di Champions League con due assenze pesanti in attacco. Si tratta di due titolari: sicura è quella di Victor Osimhen, molto probabile anche quella di Hirving Lozano, alle prese con un virus intestinale. Nella migliore delle ipotesi il messicano potrebbe essere convocato (lo spostamento della partita da martedì a mercoledì aiuta) ma non è detto che giochi perché in questi giorni non si sta allenando.
L’allenatore Luciano Spalletti deve anche pensare al big match contro il Milan di domenica a San Siro, e quindi potrebbe tenere l’ex Psv fuori. Per quanto riguarda il nigeriano, il problema è sicuramente più serio: Osimhen rimarrà fuori per circa un mese e rientrerà a ottobre, ma non per la sfida contro il Torino del giorno 1. A Glasgow, quindi, si vedrà un attacco sicuramente diverso dal solito. Da decidere chi giocherà al posto del messicano e chi sarà la prima punta per sostituire Osimhen. Dando per scontato la conferma del 4-3-3, l’unico sicuro del posto dovrebbe essere Khvicha Kvaratskhelia, con Politano a destra e Simeone al centro.
Se così fosse Spalletti rinuncerebbe, però, a Giacomo Raspadori, che ha deciso il match contro lo Spezia. Ecco che il tecnico toscano potrebbe optare per una soluzione nuova: ossia far giocare contemporaneamente sia Simeone che Raspadori. L’idea è di non toccare il 4-3-3, quindi l’ex Sassuolo potrebbe agire a destra o a sinistra con Simeone al centro. Raspadori esterno sinistro si è visto proprio sabato contro lo Spezia (e c’era anche Simeone in campo) ma in luogo di Kvaratskhelia.
Ecco che a questo punto non si potrebbe escludere nemmeno la partenza del georgiano dalla panchina. Ma la sensazione è che Raspadori a destra potrebbe essere una soluzione, anche per far rifiatare Politano. Spalletti ritiene il nuovo acquisto “camaleontico”, e quindi il cambio di ruolo è possibile. Invece, un ritorno al 4-2-3-1 consentirebbe a Raspadori di giocare tranquillamente dietro Simeone, ma oggi questa soluzione sembra essere un po’ più lontana.
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