Per Kevin De Bruyne al Napoli è arrivato anche il tweet di benvenuto di Aurelio De Laurentiis ed ora è un affare ufficiale e definito. Ecco le dieci cose che non sai sull’ex capitano del Manchester City, nuova stella del Diego Armando Maradona.
Siamo al cospetto di quello che può essere per davvero considerato come il grande colpo dell’era Aurelio De Laurentiis. A 34 anni non è certamente un giovane di belle speranze, ma per il livello raggiunto nella sua carriera e per le sue qualità si tratta probabilmente del più grande calciatore mai sbarcato a Napoli negli ultimi vent’anni. Adesso, ovviamente, la città è in trepidante attesa. Lo si vuole vedere all’opera allo stadio Diego Armando Maradona, anche per vedere quale potrà essere la sua collocazione nella squadra di Antonio Conte.
Pur essendo uno dei calciatori più famosi ed importanti al mondo, su Kevin De Bruyne ci sono delle cose e dei dettagli della sua vita che non tutti conoscono. Proprio in ragione di quanto detto fino a questo momento, andiamo a vedere quali sono le 10 cose che non tutti quanti conoscono sul fantasista ormai ex Manchester City. Auguriamo per questo motivo una buona lettura a riguardo.
10 cose che non sai su De Bruyne
1: avrebbe potuto giocare per la Nazionale del Burundi. La madre è nata lì prima del trasferimento in Europa. Come è noto, però, ha scelto il Belgio.
2: ha imparato a calciare col sinistro rompendo i vasi dei genitori. Sa calciare indifferentemente con entrambi i piedi, infatti, grazie ai genitori. La sua potenza nel calcio, infatti, ha spinto i genitori ad imporgli di calciare col piede debole perché col destro spesso rompeva i vasi.
3: De Bruyne ha una sua linea di abbigliamento dal nome evocativo “KDB”, in collaborazione con il marchio di abbigliamento Cult Eleven.
4: “Non ti vogliamo”. Il Genk, dopo averlo ingaggiato, avrebbe voluto mandarlo via, dicendogli di trovarsi un’altra sistemazione, dal momento che era troppo silenzioso e non si poteva interagire con lui.
5: De Bruyne poliglotta. Sa parlare perfettamente olandese, inglese, francese ed anche il tedesco.
6: Il suo idolo da bambino. Nonostante il suo ruolo da trequartista ed il suo percorso al Manchester City, il suo idolo era Michael Owen del Liverpool.
7: quando Mourinho lo silurò. Con lui le cose sono sempre andate male. DOpo una prima stagione nel 2013 difficile, José lo convocò nel suo ufficio mostrandogli le statistiche di Schurrle, Hazard, Oscar e compagni. Poche parole ma chiare: “Anche se andasse via Juan Mata, passeresti da sesto a quinto nelle mie scelte”.
8: un amico gli ha fatto conoscere l’amore della sua vita. Una ragazza gli scrive su Twitter. Lui vuole rispondere, ma è timido. Un amico prende il telefono e risponde al posto sua. Quella signora oggi è sua moglie.
9: campione in campo e fuori. Nel 2020 De Bruyne ha lanciato la “Kevin De Bruyne Foundation” per aiutare i giovani che vivono situazioni di disagio in Belgio e nel mondo.
10: 5 gol decisivi nel suo percorso. Proprio quando il Genk stava per mandarlo via, un venerdì sera segna cinque gol in un tempo. Pochi mesi dopo entra in pianta stabile in prima squadra.