a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
Quinto giorno di lavoro per gli azzurri in Trentino, con il gruppo che ormai si è ambientato a Dimaro e svolge sempre più intensamente la fase di preparazione alla prossima stagione agli ordini di mister Sarri.
Tante sono le novità, tanti gli accorgimenti tattici di una squadra chiamata a riscattarsi rispetto alle difficoltà della stagione.
1 – I tifosi possono stare tranquilli. Nonostante la preoccupazione dilagante di molti supporters napoletani, si è scoperto che Maurizio Sarri, pur non avendo a disposizione un curriculum da far invidia a Béla Guttmann, sa dialogare con i calciatori presenti nella rosa. Tutti. Da Reina a Callejòn. Che poi, per uno nato a Napoli e cresciuto in Toscana, vorremmo proprio sapere in che lingua riescono a comunicare.
2 – Il drone riparato. Ci eravamo preoccupati che fosse il primo infortunio della stagione, invece il drone può tornare a dare una mano a Sarri e al suo staff. E se poi non servisse a loro, beh c’è sempre la possibilità di video e foto da urlo davanti a cotanta bellezza naturale.
3 – La duttilità tattica. Che sia 4-3-3 o 4-3-1-2, il Napoli del prossimo anno continuerà sul progetto filosofico del “So cosa sto facendo”, con la palla tra i piedi e la voglia di vincere attraverso la prestazione.
4 – De Laurentiis non ha ancora pronunciato la parola “Scudetto”. E visto che lo fanno da più parti (Milan, Inter, Roma, per intenderci), forse è meglio che lui se lo conservi per una volta.
5 – Higuain, nonostante gli sms a De Laurentiis e la vagonata di squadre pronte ad investire su di lui, è a tutti gli effetti un calciatore del Napoli.
Sarri lo aspetta già a Dimaro. Siamo sicuri che troverà un modo per parlare anche con lui.






