96 giorni di un calvario infinito, poi un sorriso liberatore. Arkadiusz Milik è tornato, almeno sulla carta per quel che dicono i medici. Il ginocchio, che aveva ceduto lo scorso 8 ottobre durante Danimarca-Polonia e che era stato operato a Roma due giorni più tardi, è tornato ad essere affidabile, clinicamente guarito e pronto a sopportare lo sforzo del ritorno in campo.
Ci ha messo poco Arek a convincere chi era con lui; era arrivato a Roma con un giorno d’anticipo, a tradire tutte le sue attese, poi in un’ora ha dimostrato al professor Mariani e al dottor De Nicola – i due punti di riferimento in questi mesi di terapie – che il ginocchio era tornato integro e che per lui era il momento di tornare in campo.
L’ok è arrivato ad ora di pranzo e ha scosso tutto l’ambiente Napoli. La notizia della sua guarigione ha fatto sorridere in tanti, in primis sarri che da lontano ne seguiva le vicende e da vicino ha accompagnato il suo nuovo attaccante nel processo di guarigione.
Non è stato facile, ha ammesso il capo dello staff sanitario azzurro, ma se Milik è tornato arruolabile così velocemente lo si deve alla sua forza di volontà e ad un fisico che, a 22 anni, sembra nato per mettersi alla prova.
Dieci giorni dopo l’operazione, il polacco era già in piscina a sforzare l’arto, poi il lavoro in palestra, quindi quello individuale sul campo; a Castel Volturno è diventato presenza fissa, tutti ne hanno intravisto i miglioramenti e, quando dall’urna di Nyon è stato estratto il Real Madrid, Milik ha messo la marcia, voglioso di rientrare in campo per la sfida del Bernabeu.
Ora, però, sarà importante non affrettare tempi; il ginocchio è guarito, ma tra la guarigione ed il ritorno in campo c’è ancora un bel po’ di differenza. Il ragazzo, e questo è già importante, tornerà agli ordini di Maurizio Sarri già oggi e prenderà parte agli allenamenti collettivi con il resto del gruppo azzurro. Sarà importante tornare ad accogliere il contatto fisico, a calciare in corsa, a fare a sportellate, lui che ci era già ben abituato.
Il fisico avrà bisogno di ritrovare il ritmo partita e questo potrà avvenire solo attraverso l’allenamento con i compagni in queste settimane.
Per non dargli fretta, il Napoli ha accolto a braccia aperte Leonardo Pavoletti, qualche giorno fa, e su Pavoletti punteranno gli azzurri in queste tre settimane che serviranno a Milik per mettersi in forma.
Poi il ballottaggio, l’uno contro uno che Sarri delizierà di settimana in settimana.
A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)
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