Da Moscardelli a Pegolo: tutti gli “scienziati” anti-Napoli

 

di Salvatore De Curtis

E’ ormai noto che il Napoli soffra, e non poco, contro le piccole squadre. Ma il dato più simpatico, se tale lo si può definire, è che a far soffrire la squadra azzurra e regalare dolori ai tifosi partenopei sono calciatori che la maggior parte di coloro che seguono il calcio non conoscono o, per lo meno, non ne sentono parlare quasi mai. Sarà forse l’emozione di giocare contro la squadra di colui che è stato il più grande calciatore di tutti i tempi (Maradona, ndr), sarà il fatto di trovarsi di fronte ad una squadra che ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni entrando nell’elitè del calcio nazionale ed europeo, resta il fatto che contro il Napoli tutti si destano dal sonno. Oppure, per dirla con qualche tifoso avvezzo ad epiteti più pittoreschi, “resuscitano tutti i morti”.

Non sono “morti” neanche per scherzo, alcuni di questi calciatori sono anche bravi, ma contro il Napoli diventano addirittura bravissimi. La lista dei nomi è molto lunga: il primo nome su tutti è quello di Davide Moscardelli, attaccante di riserva del Chievo sempre protagonista nelle serie minori, che nella scorsa stagione si è reso protagonista contro il Napoli di un gol in stile Del Piero: la partita è poi terminata con la vittoria del Chievo per 2-0. Quando il ‘Mosca‘ vede l’azzurro di Napoli, sforna sempre la miglior prestazione della stagione. A seguire troviamo Marcelo Estigarribia, flop di mercato della Juventus, che nel pirotecnico 3-3 di Napoli-Juventus, segna il suo primo gol in Seria A con la maglia bianconera dovo aver segnato il suo ultimo gol ufficiale in un campionato nazionale nel lontano 2008 in Paraguay. Altra giornata amara è quel Napoli-Parma della 7ma giornata di campionato, terminato col risultato di 2 a 1 per gli emiliano con le reti di Gobbi e Modesto, altri due elementi noti per il fatto di non avere eccellenti doti realizzative.

Potremmo continuare  a lungo, perchè sono ancora numerosi i nomi da segnalare: Jorquera (Genoa), Marchese (Catania), Radovanovic (Novara). Le ultime ‘comparse‘ di questa fatidica lista, in ordine cronologico, sono Popescu del Cesena, 18enne rumeno che bagna il suo esordio in Italia in Napoli-Cesena di Coppa Italia segnando anche il suo primo gol con la maglia dei romagnoli, prima di uscire per infortunio; Robert Acquafresca, eterna promessa incompiuta, che dopo un inizio di stagione fatto di solo ombre, con una sua rete permette al Bologna di strappare un punto in casa Napoli; last but not least, come dicono gli inglesi, è Gianluca Pegolo, secondo portiere non solo del Siena, ma di quasi tutte le squadre in cui ha giocato, ieri si è permesso il lusso di parare un rigore a Cavani e negare nel finale nel finale la gioia del gol vittoria a Goran Pandev. Sarà forse il colore azzurro che ispira a dare qualcosa in più in campo, ma chi affronta il Napoli riesce improvvisamente a cacciare la cosiddetta ‘scienza’.  Chi sarà il prossimo?

 

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